L’ex direttore sportivo dei giallorossi si è tolto qualche sassolino dalla scarpa nel corso di una chiacchierata con la trasmissione Twitch ocwsport: “La difesa attuale della squadra di Mourinho è quella che ho comprato io prima di essere licenziato”
Un modo per tornare a parlare del suo passato, di una parentesi chiusasi probabilmente troppo in fretta e contro ogni previsione. L’ex ds della Roma Gianluca Petrachi lo ha fatto ai microfoni del programma su Twitch ocwsport, approfondendo i momenti del suo addio al club giallorosso dopo un “licenziamento per giusta causa”: “Ma poi la causa l’ho vinta… Nonostante questo di quell’esperienza ho solo bei ricordi. La separazione è stata dolorosa, tuttavia nutro delle belle sensazioni verso la città e la squadra. Mi hanno scippato la Roma, però non voglio più fare polemica“.
Petrachi dopo il suo arrivo nella Capitale diede vita a un calciomercato molto movimentato: “Feci un mercato rivoluzionario, vendetti 15 giocatori e ne comprai altrettanti. Che voto mi darei? Non mi do voto, dico solo che la difesa della Roma è tutta mia, da Smalling a Mancini, passando per Ibanez. Con i miei ex giocatori ho buoni rapporti“. Riguardo il mancato approdo di Antonio Conte alla Roma, queste le parole di Petrachi: “Si poteva fare qualcosa in più per portarlo alla Roma… Alla fine è stata una questione di empatia e di scelte“. Di certo anche adesso continuano a trapelare delle notizie dallo spogliatoio: “Succedeva anche prima, è ancora qualcuno che fa il male della Roma. I panni sporchi si lavano in famiglia. Anche perché spesso escono notizie false, mentre in altri casi ci sono persone che spifferano cose private e non vogliono il bene della squadra“.
C’è spazio anche per parlare più in generale del campionato e sulla lotta Scudetto: “L’Inter ha la rosa migliore, il Napoli è quella che gioca meglio, ma gli manca qualcosa a livello di organico, mentre il Milan lavora bene, ha un bel gruppo. Eppure manca qualcosa per vincere lo scudetto alla società rossonera. Chi è il miglior allenatore oggi? Italiano per me sta facendo meglio di tutti. Io in passato mi sono trovato benissimo con Ventura, era un maestro a migliorare qualsiasi giovane“. A proposito del suo periodo al Torino, questi i suoi momenti più importanti dal punto di vista professionale: “Lautaro Martinez è stato il più grande rimpianto. L’avevo preso, ma la commissione era troppo alta e alla fine lo comprò l’Inter. Tra le mie migliori operazioni ci sono sicuramente quella di Darmian, preso a 2 milioni e venduto a 25 al Manchester United, e quella di Maksimovic, acquistato a poco e ceduto a 30 al Napoli. Peccato per la mancata cessione di Belotti al Milan“. Infine, sul futuro: “Da quando sono fermo mi hanno contattato due squadre. Se andrei alla Lazio? Non voglio rispondere a questa domanda…“.