Ucraina, dopo le terribili immagini di una settimana fa che arrivavano da Bucha, adesso ci spostiamo a Makariv dove sono stati ritrovati altri cadaveri. La denuncia da parte del primo cittadino
Proprio una settimana fa sono iniziate a circolare delle foto e dei video che arrivavano direttamente da Bucha. Delle scene che difficilmente potremo mai dimenticare: corpi di persone, senza vita, con le mani legate e riversi per strada e nelle fossi comuni. Ne furono trovati più di 300. Accuse ai soldati russi che le hanno respinte. Tanto è vero che il ministro degli Esteri, Sergey Lavrov, ha parlato di una “messa in scena” fatta ad opera per impietosire il resto del mondo.
Le brutte immagini, però, non finiscono qui visto che arrivano anche da Makariv. A denunciarle ci ha pensato direttamente il sindaco della città, Vadano Tokar, che ha parlato di una vera e propria strage visto che sono stati ritrovati 133 cadaveri di cittadini. Anche in questo caso molti di loro sono stati ritrovati con le mani legate.
Ucraina, Makariv come Bucha: ennesima strage di civili
Purtroppo le terribili notizie non sono finite qui visto che si parla addirittura del ritrovamento di due donne. Prima, però, i soldati russi le hanno stuprate e poi uccise. Una di loro è stata anche sgozzata. I loro corpi sono stati ritrovati proprio dai militari ucraini. Lo stesso sindaco ha rivelato che le forze russe hanno lanciato le granate nei rifugi perché non voleva che si nascondessero. A ribadirlo anche gli abitanti della zona.
Non è finita qui visto che anche chi cercava di scappare, con le loro auto, veniva raggiunto da proiettili sparati in aria da elicotteri. Lo stesso Tokar, nell’intervista rilasciata ai media per raccontare quello che sta accadendo nella sua città, ha rivelato che il presidente Zelensky gli ha conferito una medaglia d’onore dopo l’occupazione dei militari. Dopo l’inizio del conflitto il sindaco era uno stimato avvocato, prima di indossare una divisa militare.