Covid, importantissime novità che riguardano la quarta dose del vaccino. A lanciare l’allarme ci ha pensato direttamente il ministro della Salute, Roberto Speranza
Non proprio una situazione da “punto e capo”, ma quasi. I contagi in Italia, poco prima dell’inizio del conflitto in Ucraina, stavano lentamente diminuendo. Lo dicevano i numeri. Tanto è vero che si vedeva quella famosa “luce” in fondo al tunnel dopo due anni vissuti davvero con il terrore e con la paura di contagiarsi. Adesso, purtroppo, ci sono le nuove varianti che stanno creando più di un problema: pasti pensare alla Omicron 2 (l’insieme di Omicron e Omicron 1) che si sta diffondendo sempre di più nel mondo e sta facendo registrare un alto numero di casi.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha rilasciato una intervista al quotidiano ‘La Stampa‘. Ovviamente si è discusso della situazione che riguarda l’alto numeri dei contagi nel nostro paese per via del Covid e non solo. Anche di una possibile quarta dose per alcune fasce d’età. Ci ha tenuto a ribadire che, in questo momento, le autorità sanitarie italiane sono impegnate per somministrare la quarta dose del vaccino per una speciale categoria di persone. In particolar modo quella che riguarda gli 80enni che si trovano nelle Rsa e agli anziani fragili.
Le novità, però, non sono affatto finire qui visto che ci sarà un richiamo che verrà esteso anche per determinate fasce d’età. Quando? Si parla verso l’autunno. “Sono contento che l’European Medicines Agency ed il Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie abbiano dato la stessa linea anche agli altri Paesi europei“.
Ha voluto far capire che se i giornali non parlano più del Covid come notizia principale (visto che si parla del conflitto in Ucraina), ciò non vuol dire che il pericolo relativo al virus sia completamente passato. Anzi, tutt’altro visto che non si deve abbassare la guardia e che bisogna continuare con il buon senso.
Nella realtà questo problema del Covid si è semplicemente aggiunto. “Bisogna fare uno sforzo comunicativo importante ed insistere con la vaccinazione” così ha voluto concludere il ministro visto che per lui non esistono altre vie di fuga o altro se non quello di sottoporsi al richiamo.