Il vertice con il centrodestra chiarirà la posizione su un tema caldo che rischia di far cadere la maggioranza di Governo. Ecco gli scenari.
Lega e Forza Italia si riuniranno domani, e il tema è caldissimo. Così tanto da rischiare di creare una frattura insanabile con Mario Draghi. Dopo il caos sull’aumento della spesa militare, il Premier secondo fonti parlamentari sarebbe stanco delle continue liti interne, ma si trova ad affrontare un’altra grana da gestire con cautela.
Al suo ritorno da Algeri, dopo una visita lampo per gestire la crisi del gas e reperire alternative valide per rispondere ai disagi, Draghi incasserà un “no” già da tempo chiaro. L’aumento delle tasse, in primis quelle sulla casa, sarà al centro del dibattito, e Salvini ha già riaffermato il concetto e la posizione della Lega, in linea con le decisioni di Forza Italia.
Sul tema si è inoltre espresso il Ministro al Turismo Garavaglia, e ogni decisione, tutte le dichiarazioni, sembrano mirate fra le altre cose ad una campagna elettorale che si è già aperta, e che in caso di scossoni nel Governo potrebbe creare un terremoto immediato.
Gli scenari sembrano essere chiarissimi. Matteo Salvini ha ribadito il suo secco “no” ad ogni tipo di aumento, che potrebbe configurarsi dopo lo scontro sulla delega fiscale. A palazzo Chigi arriva la richiesta di un impegno contro ogni tipo di aumento alle imposte, a partire da quello sulla casa, che in uno scenario economico già appesantito dall’emergenza Covid, dagli aumenti e dalla guerra, potrebbe risultare una mazzata pesante per i cittadini.
L’obiettivo di Lega e Forza Italia è adottare per la delega fiscale un approccio simile a quello usato per le spese per l’acquisto di armamenti militari, rinviando di fatto la decisione al prossimo governo. A questo punto gli scenari sembrano chiari. Se Draghi riuscirà nel vertice previsto per domani a ricucire lo strappo, sarà un altro passo verso la naturale scadenza del suo mandato.
Al contrario, una spaccatura potrebbe sancire la definitiva crisi, con eventuali elezioni anticipate ma lo spettro di nuovi aumenti che sarebbe dietro l’angolo. Sarà la riunione in programma domani quindi l’ennesimo passo delicato all’interno di una maggioranza mai come in questa fase traballante e in crisi.