Francia%2C+sconfitta+storica+per+i+socialisti+alleati+del+Pd+ma+Letta+festeggia
notiziecom
/2022/04/11/francia-letta-festeggia-socialisti-sconfitti/amp/
Politica

Francia, sconfitta storica per i socialisti alleati del Pd ma Letta festeggia

Published by
Benedetto Guardini

Disastro elettorale per la Hidalgo, il candidato del Partito socialista alleato del Partito democratico in Europa. Ma il segretario Pd plaude a Macron

Il segretario del Pd, Enrico Letta, ospite della trasmissione Mezz’ora in più (ANSA MASSIMO PERCOSSI)

Il primo turno delle elezioni presidenziali francesi ha decretato gli sfidanti al ballottaggio del 24 aprile: il presidente uscente Emmanuel Macron e il leader del Rassemblement National Marine Le Pen. Il primo ha raccolto il 27,6% delle preferenze dei francesi, la seconda il 23,41%. Percentuali che lasciano aperto ogni scenario per il secondo turno e, come ha sottolineato il quotidiano francese Le Monde, l’attuale inquilino dell’Eliseo non ha di certo la vittoria in tasca. Sulla stessa lunghezza d’onda il Financial Times, secondo il quale Macron non è più il “il volto fresco che era nel 2017 ma un presidente uscente identificato da molti come simbolo dell’élite parigina”. Complici il consenso raccolto da Me’lenchon (21,9%), Zemmour (7,5%) e l’alto astensionismo, cresciuto rispetto al 2017 e che ha superato il 26%. Di certo, se Macron festeggia per il suo risultato e la Le Pen ha già fatto appello a chi non ha votato il presidente uscente al primo turno, sono due i grandi sconfitti da questa competizione: i socialisti e i repubblicani, i partiti che in Europa fanno rispettivamente parte del Partito socialista europeo e del PPE.

Il tracollo dei socialisti. Hidalgo sconfitta nel suo ‘feudo’

Il candidato del Partito socialista Anne Hidalgo commenta i risultati del primo turno delle presidenziali francesi (EPA SEBASTIEN MUYLAERT)

A sinistra fa rumore la débâcle di Anne Hidalgo, sindaco di Parigi e candidato alle presidenziali per il Partito socialista. La prima cittadina della Capitale non è riuscita nemmeno a raggiungere la soglia del 2% e si è fermata all’1,74%, facendo peggio di Benoit Hamon, che nella sfida presidenziale del 2017 aveva raccolto il 6,36%. Una batosta che si riflette anche nel risultato del voto a Parigi, considerata il ‘feudo’ della Hidalgo. Nella Ville Lumière il sindaco viene battuta dai suoi avversari e non va oltre il 2,18%, sconfitta addirittura dalla Le Pen (5,39%). La candidata del Partito socialista viene surclassata da Macron, arrivato primo in città con il 35,5% dei voti, e dal leader di “La France Insoumise” Jean-Luc Me’lenchon con quasi il 30% dei consensi.

Il silenzio di Letta sulla sconfitta del Partito socialista

Il segretario del Pd Enrico Letta © Ansa

Una disfatta elettorale riconosciuta dagli stessi dirigenti del partito. Il leader Olivier Faure ha parlato di “sconfitta storica”, mentre per l’ex ministro Segolene Royal la sinistra “non è più il partito socialista”. Quadro diverso in Italia, dove le reazioni degli esponenti della famiglia del socialismo europeo sembrano sorvolare sulla sconfitta dei colleghi d’Oltralpe. In un’intervista al quotidiano La Repubblica, il segretario del Partito democratico Enrico Letta ha festeggiato per il risultato di Macron e ha detto che il risultato del primo turno è “incoraggiante” perché “dimostra che nello scontro tra sovranisti ed europeisti a partire in vantaggio è chi crede in un’Europa più unita e forte, non chi punta sfasciarla”. Nel lungo colloquio con Giovanna Vitale, però, manca l’analisi della sconfitta del Partito socialista francese che, insieme al Partito Democratico, aderisce al PSE. A differenza di Emmanuel Macron, che in Europa non fa parte dei socialisti e con il suo partito (“La Republique En Marche”) fa parte del gruppo “Renew Europe” nel Parlamento europeo.

Il sostegno (dimenticato) del Pd alla Hidalgo


L’ex presidente del Consiglio Letta si sofferma sul pericolo di una vittoria dell’estrema destra in Francia (“porterebbe alla fine dell’Europa”) e dice di essere colpito dal dato della “radicalizzazione”. A perdere, secondo il segretario Pd, sono le “forze tradizionali” come i gollisti che escono “umiliati” e i socialistisurclassati dalla sinistra-sinistra”. Il riferimento è a Jean-Luc Me’lenchon, che ha raccolto oltre il 20% delle preferenze e ha così ‘prosciugato’ il bacino elettorale dei socialisti. Ma l’analisi dell’ex professore all’università Sciences Po si ferma e non affronta le cause del disastro elettorale degli alleati francesi del Nazareno. Eppure, come esponente di spicco del socialismo europeo, Enrico Letta non aveva fatto mancare il suo sostegno alla Hidalgo. Su Twitter le aveva rivolto il suo “bon courage” (l’augurio di in bocca al lupo) nel giorno in cui aveva deciso di scendere in campo per le presidenziali.

Il video di Letta con la Hidalgo. E Gualtieri parla di Macron

Il sindaco di Parigi Anne Hidalgo e il segretario del Pd Enrico Letta (screenshot video Repubblica.it)

In molti ricordano il video elettorale nel quale il segretario appare sorridente al fianco del sindaco di Parigi, impegnato nel suo ‘endorsement’ nei confronti dell’allora candidato sindaco di Roma Roberto Gualtieri. “Roberto, carissimi, guardate che sorpresa”, aveva detto Letta lasciando la parola proprio alla Hidalgo. E lo stesso Gualtieri, sempre in campagna elettorale, aveva promesso che molti progetti del sindaco socialista di Parigi sarebbe stati ‘copiati’ dalla sua amministrazione. Una vicinanza che sembra essere passata in secondo piano con la sconfitta alle presidenziali. Commentando il risultato del primo turno, l’attuale primo cittadino di Roma ha auspicato “una vittoria di Macron” e “un largo sostegno di tutte le forze che non vogliono che il nazionalismo e l’ambiguità internazionale nei confronti di Putin prevalgano in Francia”. Nessun commento invece sulla disfatta del partito alleato del Pd in Europa.

Published by
Benedetto Guardini