Secondo il noto virologo, esiste un capo di abbigliamento che non va messo: “Può raccogliere i germi, meglio evitare”.
La fine dello Stato d’Emergenza ha portato all’eliminazione di diverse restrizioni. L’Italia, alla luce di quanto fatto da altri Paesi europei, sta provando a guardare avanti: ha eliminato l’obbligo del Green Pass rafforzato in diversi settori e attività, sta studiando l’eliminazione delle mascherine e diverse novità, per un lento, ma costante, tentativo di ritorno alla normalità. Ma c’è chi ancora tende a guardare indietro.
La scorsa settimana Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università di Milano, aveva stupito tutti, paragonando le mascherine agli occhiali da sole: all’insegna del motto “mai abbassare la guardia”, l’esperto virologo ci ha ricordato di mantenere alta la concentrazione e di non gettare alle ortiche gli sforzi profusi. Per farlo ha preso ad esempio le mascherine, uno dei simboli della pandemia: “Dobbiamo usarle come facciamo con gli occhiali, teniamole a portata di mano e possono servirci”, aveva dichiarato. Oggi torna nuovamente alla carica, con un nuovo esempio. “Mai mettere la cravatta. Raccoglie i germi”.
Pregliasco ha parlato ai microfoni di Radio 1 durante il programma “Un giorno da Pecora”. “La cravatta? Oggi non la porto e c’è un motivo: la cravatta raccoglie germi ed è vettore di possibili infezioni, in luoghi come gli ospedali in questo periodo non andrebbe usata. E poi la cravatta appartiene ad uno stile vecchio, ormai superato”. Inoltre ha aggiunto: “I contagi sono arrivati quasi ad un plateau, ma continuano a salire. Le ultime due varianti si chiamano XE e JE… se un soggetto subisce due infezioni contemporanee escono queste varianti, che sono più contagiose della varicella e del morbillo“. Pregliasco torna alla carica sulle mascherine: “Vanno usate quando serve. Toglierle dal primo maggio è una scelta impegnativa”, “aspetterei ancora un po’. Vedremo gli effetti della Pasqua per capire la situazione epidemiologica. A me queste festività un po’ preoccupano, c’è un eccessivo senso del ‘liberi tutti’“. Quando finirà tutto? “Non finirà, continueranno queste ondulazioni sempre più lievi. Probabilmente diventerà come un’influenza già dal prossimo inverno”.