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Lotta scudetto, la favorita di Collovati: “Ha il destino nelle sue mani”

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Arianna Di Pasquale

La corsa allo scudetto regala ogni settimana nuovi scenari, l’ultimo turno di campionato ha sorriso all’Inter ma ci sono Milan e Napoli a distanza ravvicinata. Scopriamo chi può avere la meglio e perché.

La lotta al titolo è apertissima. Milan, Inter e Napoli infuocano il campionato ormai da diverso tempo, con alti e bassi che, settimana dopo settimana, aprono scenari diversi. I nerazzurri sembrano aver rialzato la testa, soprattutto dopo la vittoria ottenuta la scorsa settimana a Torino contro la Juventus ed il successo casalingo di sabato contro il Verona. C’è entusiasmo ora in casa interista, grazie anche agli stop che le due rivali per il titolo hanno collezionato in questo fine settimana: il Milan infatti è stato fermato in trasferta dal Torino sullo 0-0, mentre il Napoli al Maradona è stato battuto dalla Fiorentina.

Fulvio Collovati (LaPresse)

Ora solo due punti separano la squadra di Inzaghi dai cugini primi in classifica, con i nerazzurri che hanno però una sfida da recuperare. Per parlare del percorso degli interisti e dei sogni scudetto del club è intervenuto a Notizie.com l’ex difensore nerazzurro Fulvio Collovati: “Ora l’Inter è padrona del suo destino, a dimostrazione che lo stop dipendeva da un fattore fisico e non mentale. E’ la squadra che sta meglio psicologicamente, viste anche le ‘cadute’ di Milan e Napoli. Perisic e Barella, su tutti, hanno fatto un’ottima prestazione sabato: la vittoria con la Juve chiarisce che nel calcio conta più l’aspetto mentale che quello fisico“.

Ad oggi l’Inter è tornata favorita:C’è però da considerare il campionato anomalo ed indecifrabile: non ci sono certezze assolute“. Il recupero del Dall’Ara potrebbe riportare la squadra in vetta:Si deve pensare partita dopo partita; è vero che le squadre più ti avvicini alla fine e meno hanno ambizioni, ma proprio per questo non hanno pressioni e giocano libere mentalmente, senza regalare niente a nessuno“, queste le raccomandazioni del campione del mondo in vista degli impegni con Udinese, Empoli, Cagliari e Sampdoria. “Bologna e Torino, squadre che giocano a viso aperto, sono la dimostrazione che non ci sono impegni facili“, aggiunge. L’ex calciatore promuove poi Inzaghi: “Non si può mettere in discussione un tecnico che sulla carta può essere primo in classifica. Questa esperienza gli servirà, soprattutto sulla gestione della rosa, visto che gli si rimprovera di far giocare sempre gli stessi. Positivo comunque il suo impatto, a fine stagione daremo il giudizio definitivo“.

Ciccio Graziani, Carlo Tavecchio e Fulvio Collovati (LaPresse)

Un’Inter quindi che dopo lo scudetto con Conte non ha l’assoluto obbligo di vincerne un altro: “E’ senza dubbio un obiettivo. Sarebbe opportuno raggiungere almeno o il tricolore o la Coppa Italia, ma la rosa ha ceduto pezzi ed il tecnico quindi ha degli attenuanti“. Una formazione, quella nerazzurra, che ha perso Lukaku, Hakimi e Eriksen, sostituendoli con Dzeko, Dumfries e Calhanoglu, un bilancio quindi soprattutto in fase offensiva è d’obbligo: “Se arrivasse una buona offerta per Lautaro, si potrebbe fare come con Lukaku. Verrà sicuramente sostituito con un attaccante all’altezza: dovrebbe rimanere Dzeko, potrebbe arrivare Scamacca e, chissà, magari anche Dybala: quindi non è incedibile“, chiosa Collovati.

 

 

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Arianna Di Pasquale