Ucraina, non si è verificato solamente l’aumento dei prezzi per la benzina ed altro: anche le prossime festività di Pasqua subiranno un notevole aumento. La cifra è irrisoria
La guerra in Ucraina ha completamente sconvolto e cambiato il mondo. A subire di tutto questo sono soprattutto gli altri paesi che hanno notato un aumento improvviso di tutto. Il primo pensiero che viene in mente agli italiani è l’aumento della benzina che è arrivato quasi a toccare (in determinate città anche superato) i 3 euro al litro. Poi è toccata alla pasta, pane e altri prodotti. Rimanendo in tema alimentare le conseguenze del conflitto che si sta verificando nel paese orientale danneggerà anche il prossimo pranzo di Pasqua.
Le famiglie italiane sono pronte a spendere una cifra importante rispetto allo scorso anno: si parla di 100 milioni di euro in più. Il tutto, ovviamente, per colpa del caro prezzi che sta mettendo in ginocchio tutto il settore agroalimentare. A lanciare l’allarme e ad annunciarlo ci ha pensato direttamente il Codacons. Acquisti di alimenti e materie prime irrinunciabili ci costerà molto di più rispetto agli altri anni. Un esempio su tutti? Carne, uova, burro e farina.
Ucraina, il pranzo di Pasqua sarà più “salato” per gli italiani
Come riportato in precedenza ci sono alcuni prezzi di prodotti che sono arrivati davvero alle stelle e che mai e poi mai nessuno avrebbe immaginato. Come ad esempio la carne di agnello costa il 4,9% in più rispetto a 365 giorni fa. Quasi lo stesso per le uova fresche (4,5%). Salumi ed insaccati il 2,5%. La farina addirittura il +10%, burro +17,4%. Olio di semi +23,3%, zucchero 5,6%, pasta sale +13%, frutta +8,1%, pane +5,8%. Per non parlare della verdura che ha registrato un vero e proprio record: +17,8%.
Basti pensare che i dolciumi pasquali valgono 400 milioni di euro. Le famiglie italiane passeranno da spendere 1,7 miliardi di euro del periodo prima del Covid fino ad arrivare a 1,8 miliardi di euro nel 2022. Al ristorante invece? Molto peggio. Sono 6,5 milioni gli italiani che festeggiavano queste festività nei locali pubblici, prima delle restrizioni legate al Covid. Si spendevano circa 330 milioni di euro. Adesso anche loro hanno aumentato il prezzo nel menù. Non è da escludere che qualcuno si tiri indietro e decida di festeggiare nella propria casa.