I fan di Will Smith insorgono e accusano duramente l’Academy: nel mirino le scelte fatte negli anni, la protesta dilaga.
Non si placa negli States l’ira dei fan per la punizione inflitta a Will Smith. Il ceffone in diretta mondiale non poteva di certo passare inosservato, ma la replica dell’Academy non ha convinto.
Il faccia a faccia con Chris Rock, culminato dopo la battuta di cattivo gusto con uno schiaffo sonoro in pieno volto al comico, è terminata con la sanzione al neo-premio Oscar, per 10 anni fuori da ogni evento organizzato da Hollywood. Nel mirino finisce quindi ib da parte del cinema americano. Non solo di chi gestisce premi ed eventuali revoche, ma anche di tutto un movimento, che in passato, secondo i fan, ha utilizzato due pesi e due misure.
L’accusa è quindi di razzismo nei confronti di Will Smith e di altri attori che in passato hanno incassato dure accuse e decisioni drastiche, e il confronto con altre scelte prese dall’Academy sembra in effetti sbilanciato e poco lineare.
Niente revoca all’Oscar vinto, ma una esclusione di 10 anni da ogni evento organizzato ad Hollywood e dal carrozzone del cinema americano. Will Smith incassa, non si pronuncia mantenendo fede alle scuse rivolte per il suo sonoro ceffone a Chris Rock, ma a parlare per lui sono i fan. Il pensiero va subito ad alcune decisioni prese in passato, che non sembrano avere un filo conduttore.
Per i fan dell’attore sono emblematici i casi di alcune icone del cinema a stelle e strisce, accusate in passato di reati ben più gravi ma mai al centro di vere e proprie iniziative per allontanarle durante le cerimonie ufficiali.
Fu così per Mel Gibson su tutti, ma anche per Kevin Spacey, Woody Allen, Casey Affleck e James Franco, mai tagliati fuori nonostante le accuse per molestie sessuali o comunque vicende molto complicate che hanno tenuto banco fra l’opinione pubblica. Intanto alla vigilia della riunione degli autorevoli membri del Board, fra cui Spielberg, Laura Dern e Whoopy Goldberg era circolata la voce di una spaccatura sull’eventuale revoca dell’Oscar. Un’altra notizia, questa, che ha scatenato l’ira dei fan.
La strada sembra infatti fortemente condizionata dalle iniziative prese in merito alle vicende di Weinstein, condannato a 23 anni per stupro, e di Roman Polanski, in fuga in Francia dopo l’accusa di violenza sessuale sua una minore. Il web quindi insorge, e l’Academy è sotto accusa per razzismo dopo un caso he si è trasformato in una pesante grana da gestire al meglio.