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Cronaca

Covid, insegnanti tornano a scuola ma senza insegnare: scattano ricorsi

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Cristiano

Covid, gli insegnanti che non si sono voluti sottoporre al vaccino, sono stati richiamati dalle loro scuole, ma con un altro ruolo. Una decisione che non è stata digerita e che ha scaturito moltissime polemiche. Pioggia di ricorsi presentati

Banchi di scuola (Ansa Foto)

La decisione degli insegnanti “no-vax” (che hanno deciso appunto di non vaccinarsi) che possono rientrare nelle scuole, ma non possono insegnare sta scatenando una marea di polemiche. La loro richiesta è molto semplice: ritornare nelle classi per fare lezioni ai propri alunni. Adesso sono pronti almeno un centinaio di richieste che presenteranno al Giudice del Lavoro, con l’appoggio da parte delle organizzazioni sindacali.

Basti pensare che solamente l’Anief (Associazione nazionale insegnanti e formatori) ha ricevuto la bellezza di 500 ricorsi. Il ministero dell’Istruzione, con una nota che riguarda il decreto legge 24/22, ha assegnato loro un nuovo ruolo: supporto funzioni scolastiche, lavoratori, utilizzi degli audiovisivi e nuove tecnologie informatiche ed altro.

Non solo: sono aumentate le ore che passano da 18/24 a 36. Una decisione che, però, trova già le prime polemiche come quelle del presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli. Anche dal presidente di Anief, Marcello Pacifico, arrivano “denuncia” questa sorta di decisione nei confronti di chi ha deciso di non vaccinarsi.

“Se si mettono alcuni docenti negli scantinati qui parliamo di mobbing” ha concluso quest’ultimo. Polemiche anche sull’orario che è vertiginosamente aumentato. In merito a questo Pacifico, come riporta il ‘Fatto Quotidiano‘ che: “Non può essere l’amministrazione a quantificare il monte orario settimanale, non siamo in uno stato di Polizia“.

Covid, niente classi per docenti “no-vax”: pioggia di ricorsi

Scuola (screenshot video YouTube)

Questa legge è in vigore già da qualche giorno, ma non tutti l’hanno approvata. In molti si sono rifiutati di svolgere questo nuovo ruolo. In molti si sono lamentati con i presidi delle loro scuole, ma che comunque non hanno la soluzione perché non dipende appunto da loro. Tanto è vero che si tratta di una questione arrivata anche in politica con Andrea Delmastro Dellevedove (Fratelli d’Italia) che ha voluto fare un esempio di una scuola di Vercelli.

Lo stesso Governo non fa un passo indietro e ammette che questa decisione è stata presa per tutelare i ragazzi vaccinati. Lo stesso pensiero anche da parte del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi e dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. Frecciatine di Giannelli: “Era meglio continuare a farli rimanere a casa con la sospensione dello stipendio”.

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