La Russia registra il più grande surplus commerciale dal 1994 ad oggi, guadagnando quasi 60 milioni in tre mesi
Le sanzioni che l’Unione Europea e gli Stati Uniti continuano ad infliggere a Mosca stanno davvero colpendo l’economia russa? O rischiano di diventare esclusivamente un boomerang per chi le impone? Come ha sottolineato nei giorni scorsi ai nostri microfoni Matteo Villa, responsabile Europa dell’Ispi (Istituto per gli studi di Politica internazionale), “Il principio delle sanzioni è che devono fare più male al nemico che a noi. Purtroppo sull’energia non è così. Ridurre il gas russo, non avendo alternative, diventa un grosso problema, ma in primis per noi”.
Le sanzioni stanno davvero creando disagi a Putin o rischiano clamorosamente di rafforzarlo? Una delle prime mosse del Presidente russo è stata nazionalizzare diverse aziende, creando indotto per l’economia del Paese. Il primo esempio è stato creare una catena di fast food russa che sostituisca McDonald’s e diventi leader in tutta la nazione. Putin ha creato “Uncle Vanya” (Zio Vanya, ndr), il cui logo ricorda molto per forma e colori quello della catena americana di fast-food. Alla luce della relazione della Banca russa, i fatti stanno dando ragione al leader del Cremlino, che sembra addirittura guadagnare terreno e soldi.
Secondo la stima preliminare della Banca di Russia, l’eccedenza delle partite correnti della bilancia dei pagamenti della Federazione Russa nel gennaio-marzo 2022 ha raggiunto 58,2 miliardi di dollari, essendo aumentata più di 2,5 volte rispetto al periodo corrispondente del 2021. Secondo questi dati Putin ha guadagnato quasi sessanta miliardi di dollari in tre mesi, facendo registrare il più alto surplus delle partite correnti registrato dal 1994. Un incredibile saldo positivo. Dati che fanno sorridere Mosca e che rafforzano la posizione del Presidente, sempre più convinto di aver intrapreso la via giusta e per nulla spaventato dalle sanzioni internazionali. Putin, secondo quanto la Banca Russa gli ha spiegato, ha 58,2 milioni di motivi per essere soddisfatto.