E’ ancora giallo per quanto riguarda la vicenda di Matteo Valentini, il ragazzo di 20 anni nativo di Roma che sta lottando tra la vita e la morte al policlinico ‘Umberto I’. Pronta una manifestazione per cercare la verità
Un vero e proprio giallo quello che si nasconde dietro la vicenda che vede come protagonista Matteo Valentini. Un ragazzo di soli 20 anni che si trova in questo momento in come farmacologico al policlinico ‘Umberto I‘. Come riportato in precedenza sta lottando tra la vita e la morte. Il tutto è accaduto solamente pochi giorni fa quando è stato ritrovato da alcuni passanti in una pozza di sangue con la testa completamente fracassata.
I medici non escludono il fatto che sia stato aggredito con un bastone. Altri, invece, pensano che sia stata opera di alcune baby gang che girano per la zona di viale Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Oppure che sia stato investito. La cosa certa è che si trovava con alcuni amici al parco ‘Tozzetti’. Proprio pochi minuti prima di essere aggredito aveva mandato un messaggio Whatsapp ad una sua amica che aveva visto solamente pochi minuti prima e che era ritornata a casa. Poi davvero non si sa ancora nulla.
La madre continua a chiedere spiegazioni e vuole solamente sapere la verità. Come il resto dei suoi amici che ancora non si capacitano di quello che è successo e vogliono che il tutto si risolva per il meglio: che Matteo si svegli e chi ha compiuto questo orribile gesto venga immediatamente arrestato. Ed è per questo motivo che gli agenti stanno lavorando, ininterrottamente, per cercare di capire dalle telecamere se possono arrivare delle immagini fondamentali nella loro ricerca.
Nel frattempo, però, nella giornata di domani ci sarà una manifestazione a Roma. “Verità per Matteo! Vogliamo i nomi“. Così recita lo slogan. D’altronde non potrebbe essere altrimenti. Questo è quello che chiedono i suoi familiari ed i suoi amici. Appuntamento mercoledì 13 aprile, alle ore 17, a viale Sacco e Vanzetti. Proprio il luogo in cui, molto probabilmente, è stato aggredito. Nel frattempo la mamma continua a lanciare appelli: “Chi sa, parli!“.