Russia, torna a parlare il presidente Vladimir Putin. Lo ha fatto direttamente durante una visita al cosmodromo di Vostochny. Ha voluto dire la sua in merito alla situazione del Donbass e sulla loro “operazione militare”
Quarantottesimo giorno di guerra in Ucraina. La situazione, purtroppo, non è cambiata di una virgola visto che si continua a combattere in alcune città del paese orientale. Negli ultimi giorni il conflitto si sposterà verso il Donbass. Come se il numero uno ucraino, Volodymyr Zelensky, avesse dato un vero e proprio appuntamento alle forze russe. Nel frattempo, però, torna a parlare il presidente russo Vladimir Putin.
Lo ha fatto direttamente intervenendo ad una visita al cosmodromo di Vostochny insieme al numero uno della Bielorussia, Alexander Lukashenko. Ovviamente ha parlato di quello che sta accadendo in Ucraina. Anche in questo caso non ha utilizzato la parola guerra, ma “operazione militare“.
Ha voluto ricordare che la Russia non aveva alcuna scelta se non quella di intervenire e che uno scontro militare con Kiev era oramai solo una questione di tempo. Non solo: ha ribadito che non si poteva più tollerare il genocidio ai danni della popolazione russa nel Donbass. Proprio in merito alla regione si è soffermato parlando ai lavoratori dell’industria spaziale. Queste sono state le sue parole: “L’obiettivo di proteggere il Donbass verrà raggiunto. Accadrà esattamente questo, non ho dubbi in merito.
Gli obiettivi sono perfettamente chiari e nobili“. Di che obiettivo sta parlando? Quello di aiutare le persone residenti nel Donbass che la Russia aveva riconosciuto. Una operazione “necessaria” visto che: “Le autorità di Kiev sono incoraggiate dall’Occidente e di conseguenza hanno rifiutato di attuare gli accordi di Minsk per una risoluzione pacifica dei problemi della regione“. In merito a queste sue dichiarazioni non è ancora arrivata la risposta da parte di Zelensky.