Spiava la figlia sedicenne, arriva la condanna per il padre

Filmava la figlia sedicenne a sua insaputa, la moglie si è accorta di tutto: arriva la condanna per il padre Tribunale (LaPresse)

Si è consumata a Torino una terribile vicenda che vede coinvolta un’intera famiglia a causa di alcuni comportamenti del padre. Inspiegabile infatti il suo atteggiamento nei confronti della figlia sedicenne. L’uomo, come si apprende dall’Ansa, ha filmato la ragazza a sua insaputa. Azione già condannabile di suo che, oltretutto, si ripeteva nel corso di tutta la giornata, perfino mentre l’adolescente si faceva la doccia o dormiva. Senza sosta e con dispositivi studiati appositamente.

Il 53enne aveva disposto una microcamera nel vano del bagno, senza che nessuno a casa se ne accorgesse. La famiglia, composta dalla coppia e quattro figli, non sospettava nulla; con il tempo però è stata la donna ad avere dei dubbi che hanno purtroppo trovato riscontro nella realtà. E’ stata quindi la compagna a scoprire quanto succedeva in casa e lei stessa in aula ha fornito un ulteriore elemento: l’uomo si serviva di una App che permetteva di registrare anche con il telefonino spento. All’apertura delle indagini, moglie e figli hanno lasciato la loro casa e sono stati ospitati per qualche tempo in una comunità.

Spiava la figlia, arriva la sentenza del Tribunale

Tribunale (LaPresse)

La vicenda che ha dell’assurdo ha ottenuto quest’oggi le risposte dal tribunale. Sono molteplici le accuse rivolte al musicista di strada che ha ripetutamente spiato e filmato la figlia adolescente, anche in bagno e durante tutto il corso della giornata. Non c’era quindi più privacy per la ragazza, filmata 24 ore su 24 dal padre, senza che lei si accorgesse di niente; provvidenziali le intuizioni della madre che ha presto denunciato il tutto.

Oggi è finalmente arrivata la risposta alla denuncia, che comporta una condanna per il 53enne di otto anni e 10 mesi di carcere. La sentenza e’ stata pronunciata poche ore fa dal Tribunale di Torino, sostenuta in aula dal pm Lisa Bergamasco. Al processo sono stati contestati episodi diversi riconducibili, secondo la Procura, al reato di maltrattamenti in danno di altri componenti della famiglia.

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