Luciano Canfora contro Giorgia Meloni definita una “Neonazista”. Il quotidiano ‘Libero’ ricorda anche quando il filologo, in una vecchia intervista, lodava quello che aveva fatto Stalin per la Russia
Oramai non si sta parlando d’altro che della grave offesa di Luciano Canfora nei confronti della leader di ‘Fratelli d’Italia‘, Giorgia Meloni. Quest’ultima è stata definita come una “neonazista“. Il tutto si è verificato in un liceo barese ( scientifico ‘Fermi’), organizzato appunto per poter parlare del conflitto che si sta verificando in Ucraina contro le forze russe. Guarda caso la politica romana si è subito schierata a favore di Zelensky. Parole che sono state registrate dall’emittente televisiva ‘Telebari‘ e che hanno fatto immediatamente il giro dei social. Ovviamente sono arrivate anche alla diretta interessata che non ha voluto perdere molto tempo ed ha dichiarato di querelarlo. Questo il suo messaggio postato dal suo profilo ufficiale Facebook.
Parole che hanno fatto immediatamente rumore, tanto è vero che la dirigente scolastica dell’istituto ha preso subito le distanze dalle sue affermazioni. Il tutto è accaduto lunedì 11 aprile. Nelle ultime ore lo stesso Canfora si è provato a giustificare rilasciando una intervista all’Adnkronos affermando che il termine “neonazista” è molto lontano a quello di “nazista“. “Neonazista è colui che non accetta e non rispetta l’unità del genere umano e che riguarda il fenomeno dei migranti“. Fatto sta che le sue parole hanno fatto inevitabilmente tanto rumore. Nonostante abbia provato a “giustificarsi”, oramai il danno è fatto.
“Parole inaccettabili che arrivano da una persone che si dovrebbe dedicare alla cultura e formazione ed invece finisce a fare becera propaganda a giovani studenti“. Non contento, però, Canfora ribatte dicendo che il Parlamento Europeo ha proclamato una equiparazione tra nazismo e comunismo, i due termini sono stati sdoganati e sono diventati definizioni politiche. “Se uno mi chiama comunista cosa devo fare? Querelarlo? Ragioniamo in termini razionali e non emotivi. Neonazista è diverso da nazista“.
In conclusione il nativo di Bari, nel 2013 in una intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera‘ lodava Stalin per quello che faceva per il suo paese, ovvero la Russia. Addirittura lo ha definito come il miglior periodo per i russi in passato.