Il Parlamento sembra ignorare le idee della popolazione. E alcuni sondaggi vengono proposti in modo sbagliato: cosa c’è dietro?
Un sondaggio dal valore molto importante e che chiarisce le volontà di una larga fetta degli italiani in merito al conflitto tra Russia e Ucraina. Una scelta indicativa su un tema molto caldo e delicato: l’invio delle armi a favore dell’esercito di Zelensky. Ma al di là della risposta degli intervistati (che analizzeremo a breve), a colpire è la grafica con cui il sondaggio è stata promossa. E che, agli occhi dei telespettatori, può portare a valutazioni opposte.
Ma andiamo con ordine. Secondo un sondaggio di Emg per Agorà e annunciato in diretta tv su Rai Tre, la maggioranza degli italiani non è favorevole all’invio di armi all’Ucraina da parte del nostro Paese. Secondo la rilevazione il 55% degli intervistati è contrario all’invio di armi a Kiev, deciso dal nostro Parlamento nelle scorse settimane. Solo il 33%, e dunque uno su tre, è favorevole, mentre il 12% preferisce non risponde. A far discutere però non è tanto il valore politico di questo sondaggio (evidentemente non preso in considerazione dal Parlamento), ma il modo in cui la risposta è stata diffusa in tv.
La grafica infatti è stata realizzata dividendo una sfera in tre parti, ognuna delle quali rappresentativa della percentuale di risposte date dagli italiani alla domanda sull’invio delle armi in Ucraina. Ma in maniera incredibilmente sbagliata, la fetta che rappresenta il 55% delle risposte (quindi la maggioranza) è graficamente più piccola rispetto a quella che comprende il 33 % dei favorevoli e il 12% degli astenuti. A svelarlo è stato Maurizio Crozza, durante una puntata del suo show Fratelli di Crozza, in onda su La 7. Il presentatore ha mostrato le due grafiche ed ha ironizzato: “Vedere l’immagine giusta fa certamente un altro effetto – ha dichiarato. Ora bisogna porsi una domanda. Perchè c’è quell’immagine sbagliata? Ora due sono le cose, o dietro si nasconde un disegno ideologico, oppure il grafico lo ha colorato Di Maio“. Ma dietro la battuta di Crozza rischia di celarsi una preoccupante verità: qualcuno voleva sminuire il pensiero degli italiani?: “In realtà lo ha già fatto il Parlamento, mandando le armi in Ucraina”, sentenzia Crozza. Anche questa volta la linea tra l’ironia e l’amara realtà è molto sottile.