Gianluigi Buffon non ha alcuna intenzione di appendere i guantoni al chiodo (nel suo caso). Anzi, non si pone limiti e punta ancora in alto: come la Nazionale italiana
Di smettere non ha alcuna intenzione. Tanto è vero che alcune settimane fa ha rinnovato il contratto fino al 30 giugno del 2024, vale a dire quando smetterà (forse) di giocare a calcio 46 anni. Gianluigi Buffon, in questa stagione, è deciso di ripartire dove tutto è cominciato. Ovvero dal Parma che gli ha offerto l’opportunità di difendere i pali della squadra romagnola, con l’obiettivo chiaro di ritornare quanto prima in Serie A. Le cose, però, non si stanno mettendo per nulla bene visto che la classifica parla chiaro: dodicesimo posto e zona play off (quasi) impossibile da raggiungere.
Non è l’unico obiettivo che ha in mente il calciatore visto che sta pensando ancora più in grande. Un ritorno. Sì, quello della Nazionale. In una intervista rilasciata al quotidiano ‘La Stampa‘ ha parlato delle sue ambizioni, anche se è consapevole del fatto che sono state effettuate altre scelte in merito.
Buffon sulla Nazionale: “Colpa di Mancini, ripartire dopo ko Macedonia è dura“
Sa bene che se l’Italia avesse centrato l’obiettivo della qualificazione mondiale non sarebbe stato convocato e nemmeno tenuto in considerazione dal commissario tecnico Roberto Mancini, anche se ha voluto aggiungere: “Credo che la meritocrazia è dalla mia parte ma ci sono altri discorsi a cui dare precedenza: se penso agli ultimi anni allora è giusto così“.
Sul ko ottenuto nella semifinale playoff al ‘Barbera’ ha voluto dare qualche colpa a Roberto Mancini: “Un po’ di responsabilità ce l’ha, nonostante sia stato l’artefice del rinascimento con la vittoria dell’Europeo. Perdere con il Portogallo è un conto, ma con la Macedonia del Nord no. Ripartire da lì sarà più difficile“.
