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Politica

Dal Piemonte 400 mila euro per le mamme in difficoltà. Ira della sinistra

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Benedetto Guardini

Il fondo “Vita nascente” dell’assessore di FdI Marrone scatena le polemiche delle femministe. La replica di Meloni: impegnati per tutelare la maternità

Il Piemonte varà il fondo pro-life (Foto Pixabay)

Un fondo di 400 mila euro per promuovere e realizzare progetti finalizzati a superare le condizioni di fragilità e vulnerabilità sociale e le cause che potrebbero spingere una donna ad abortire. Le risorse sono destinate alle organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale accreditate presso le Asl e impegnate nel settore della tutela della maternità e dell’infanzia.

Marrone: garantire il diritto di scelta della donna

L’assessore alle Politiche sociali Maurizio Marrone ad un evento sull’autismo (Foto Facebook Maurizio Marrone)

Questi gli obiettivi del fondo “Vita Nascente” varato dalla Regione Piemonte su iniziativa dell’assessore alle Politiche sociali Maurizio Marrone. “Abbiamo deciso di dare finalmente applicazione ad una misura prevista dalla legge nazionale 194, ma fino ad ora mai applicata in Piemonte. Il nostro obiettivo è garantire il vero diritto di scelta della donna, che può anche essere la scelta della vita, intervenendo a sostegno delle donne in situazioni di fragilità sociale”, ha spiegato l’esponente di Fratelli d’Italia. “La vera libertà è poter scegliere anche di mettere al mondo un figlio, sapendo che le istituzioni saranno al proprio fianco con un sostegno psicologico, medico ed economico-sociale, la sottolineatura dell’assessore.

Sinistra e femministe sul piede di guerra

Un’immagine di una manifestazione pro-aborto (Foto ANSA)

L’iniziativa ha fatto salire sugli scudi la sinistra e le associazioni femministe. I parlamentari e i consiglieri regionali piemontesi del Movimento 5 Stelle hanno accusato la Regione di “umiliare” la libertà delle donne e di dare “sovvenzioni alla propaganda antiabortista”, mentre per la Cgil Piemonte l’amministrazione regionale “non intende applicare e rispettare la legge 194”. Per il capogruppo di Leu a Palazzo Lascaris Grimaldi, invece, “siamo in piena campagna popolazionista neofascista”.

FdI: fondo passo in avanti per applicare 194

L’assessore Maurizio Marrone insieme al presidente del Piemonte Cirio (Foto UFFICIO STAMPA REGIONE PIEMONTE)

Accuse rispedite al mittente dall’assessore Marrone, che ha ribadito che con la norma approvata dalla Regione “si cerca solo di dare attuazione piena alla legge 194 cercando di contrastare gli impedimenti alla nascita di un figlio, non certo di limitare la libertà e l’autodeterminazione delle donne. Il titolare delle Politiche sociali si è poi domandato: “Perché andare contro ad un servizio offerto in più a chi è in difficoltà? Un servizio certamente non obbligatorio, una scelta libera offerta dalle associazioni già accreditate presso le Asl”. A difendere il provvedimento anche la parlamentare torinese di FdI, Augusta Montaruli, che ha definito il fondo “un passo in avanti perché le donne siano pienamente libere di scegliere senza condizionamenti, neppure di natura economica: abortire solo perché non si hanno risorse è stata già per troppo tempo una violenza che troppi colpevolmente dimenticano”.

La Meloni attacca la sinistra

Il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ospite di ‘Porta a porta’ (ANSA ANGELO CARCONI)

In campo anche la leader nazionale di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Il fondo “Vita nascente”, ha detto il presidente di FdI, “conferma l’impegno di Fratelli d’Italia ad ogni livello a favore della maternità e della natalità. Un provvedimento che punta ad applicare integralmente la 194, che fissa tra i suoi obiettivi fondamentali la tutela della vita umana fin dal suo inizio. Infine, la stoccata alle critiche: “Stucchevoli le polemiche della sinistra, che per maternità intende solo la difesa dell’utero in affitto.

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