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Economia

Guerra in Ucraina: l’allarme della Lagarde sull’economia europea

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Francesco Spagnolo

Il nuovo allarme sull’economia è stato lanciato da Christine Lagarde. Ecco le parole della presidente della Banca Centrale Europea.

I nuovi rischi per l’economia europea sono rappresentati dalle conseguenze della guerra in Ucraina. A dirlo è stata la presidente della Banca Centrale Europa, Christine Lagarde, al termine del Consiglio direttivo.

Il nuovo allarme della presidente Lagarde sull’economia del Vecchio Continente © Ansa

Per l’Eurozona i rischi al ribasso sono aumentati notevolmente dopo lo scoppio della guerra – ha detto l’economista citata dall’Adnkronosil conflitto quindi può pesare, mentre le conseguenze della pandemia si sono ridotte notevolmente“.

Inoltre – ha aggiunto la Lagarde in questa breve conferenza stampa – stiamo anche assistendo ad un aumento dei rischi al rialzo. In questo caso a pesare è l’aumento del prezzo dell’energia, cresciuto del 45% su base annua e principale fattore dell’incremento dell’inflazione“. La Bce, quindi, è pronta ad intervenire, ma molto dipenderà da come andrà la guerra nei prossimi giorni e quali saranno le sanzioni di Occidente e Russia.

Lagarde: “Pronti ad intervenire sullo spread”

Christine Lagarde conferma la volontà della Bce di aiutare gli Stati membri © Ansa

Sempre la presidente della Bce in conferenza stampa ha confermato la volontà della Banca Centrale Europea di intervenire se necessario sullo spread. “Il principio che applicheremo – ha sottolineato Christine Lagarde – è quello della flessibilità. Ricordate che due anni fa ci siamo mossi prontamente e fatto tutto quello che è stato necessario per aiutare gli Stati membri. La stessa cosa faremo nei prossimi mesi in caso di bisogno“.

In attesa di capire se intervenire come fatto durante la pandemia, la Banca Centrale Europea nell’ultimo Consiglio direttivo ha confermato le decisioni prese nei mesi scorsi e, di conseguenza, lasciato invariati i tassi di interesse. Il principale, quindi, resta fermo a zero, quello sui depositi a -0,50% e quello sui prestiti marginali a -0,25%.

Naturalmente si tratta di scelte che potrebbero cambiare già nel mese prossimo. Il quadro economico generale, infatti, è molto diverso da quello pronostico dalla stessa Bce ad inizio anno ed ora non possiamo escludere un intervento molto simile a quello fatto durante la pandemia per aiutare gli Stati membri dalle conseguenze del conflitto in Ucraina.

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Francesco Spagnolo