Incrociatore russo colpito e affondato: dubbi e accuse tra Mosca e Kiev

La propoganda dei due Paesi è già in prima linea. Per Kiev si tratta di una grande vittoria. Mosca minimizza: “Esplose le munizioni che trasportava”

Duro colpo all’esercito russo. L’incrociatore missilistico Mosca è affondato al largo di Odessa dopo essere esploso. Una vicenda che ha scatenato grande interesse e un botta e risposta mediatica senza precedenti tra chi sminuisce l’episodio e chi lo esalta come una vittoria. “I nostri missili antinave Neptune hanno colpito e causato danni gravissimi all’incrociatore russo Mosca“. Lo ha confermato il governatore dell’oblast di Odessa, colonnello Maksym Marchenko attraverso il suo canale ufficiale Telegram. Ma secondo Mosca la verità sarebbe un’altra.

Nel gioco  della comunicazione bellica, Mosca e Kiev cercano di portare avanti la propria propaganda, tra chi tenta di accaparrarsi una vittoria sul campo e chi vuole sminuire. Da Kiev sono certi: “Lo abbiamo affondato”. La Russia risponde: “Non è vero, sono esplose delle munizioni a bordo”. L’incrociatore Mosca  è lo stesso che il 24 febbraio dette l’ultimatum per la resa ai 13 marinai ucraini sull’Isola dei Serpenti con le parole, gridate attraverso un megafono: “Questa è una nave militare russa, arrendetevi e deponete le armi, altrimenti apriremo il fuoco”. I militari risposero: “Nave da guerra russa, vai a farti fottere”. L’audio divenne virale sui social e fece il giro del mondo. I marinai in un primo momento vennero creduti morti. Furono fatti invece prigionieri e liberati, il 25 marzo, nel primo scambio di prigionieri concordato con Mosca dall’inizio della guerra. La conferma che si tratta della stessa nave è arrivata da Oleksiy Arestovich, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Dopo essere esploso, l’incrociatore Moskva (Mosca) è stato abbandonato o è affondato: lo riporta questa mattina la Cnn, confermando le incertezze sulla sorte della nave da guerra che secondo Mosca è stata invece “seriamente danneggiata” per l’esplosione delle munizioni che trasportava, in seguito a un incendio sviluppatosi a bordo. L’equipaggio dell’incrociatore – secondo alcune fonti di 510 membri – è stato evacuato. Il ministero della Difesa russo non ha reso note le cause dell’incendio che secondo Mosca ha causato l’esplosione delle munizioni a bordo, ma ieri il governatore della regione di Odessa, colonnello Maksym Marchenko, aveva confermato attraverso il suo canale ufficiale Telegram che la nave era stata colpita da missili ucraini Neptune ed era in fiamme al largo di Odessa. Sempre secondo Marchenko la nave si trovava nelle acque territoriali ucraine davanti all’Isola dei Serpenti quando è stata colpita da due missili sparati dalla regione di Odessa. La perdita dell’incrociatore rappresenta un “durissimo colpo” per i militari russi già in difficoltà contro la resistenza ucraina nel 50mo giorno dell’invasione dell’Ucraina, commenta la Cnn. Le agenzie di stampa russe riportano che l’incrociatore aveva a bordo 16 missili da crociera anti nave Vulkan che hanno una gittata di almeno 700 km.

 

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