Arriva la svolta tanto attesa sul Canone Rai: ecco come cambierà dopo l’ordine del giorno approvato alla Camera.
A partire dal 2023 il Canone Rai non sarà più nella bolletta elettrica. Una svolta epocale che arriva dopo 7 anni dal provvedimento introdotto dal governo Renzi.
Nell’anno in cui arrivo la svolta e il pagamento nel conto dell’energia, e non più tramite bollettino postale, il gettito del canone era salito a 1793 milioni dai 1537 incassati nel 2015.
A distanza di 7 anni però l’ordine del giorno sull’energia, approvato ieri alla Camera e presentato da Maria Laura Paxia (Gruppo Misto), dà seguito all’impegno che l’Italia aveva con l’Ue di scorporare il canone Rai in quanto “onere improprio”. Sono queste le parole di Maria Laura Paxia, e arriva quindi un seguito alla domanda della Commissione Europea che aveva chiesto di togliere dall’importo del conto elettrico tutti gli oneri non collegati alla fornitura.
Già dalla scorsa estate l’esecutivo Draghi si era imposto di mantenere fede agli impegni presi nel Recovery Plan dell’Unione Europea, relativo al reset degli oneri impropri nei costi dell’energia.
L’ordine del giorno va quindi a chiudere il capitolo ma necessita ancora di un passaggio chiaro in quanto non rappresenta un valore vincolante. Servirà quindi l’ok del governo, ma i passi in avanti rappresentano un chiaro messaggio sull’intenzione di ribaltare quanto fatto nel 2016.
Dal 2023 è quindi previsto che il Canone sia scorporato dalla bolletta elettrica, e il 31 dicembre cesserà l’attuale metodo di pagamento richiesto dal proprio gestore dell’energia. Una strategia poco cara anche alle case fornitrici, spesso accusate dai clienti di erogare conti troppo salati, che ora saranno alleggeriti da un passaggio che necessita dell’approvazione del Governo, promessa in tempi stretti.