Covid, l’Austria cerca di ritornare ad una vita “normale”. Dopo due anni di pandemia anche nel paese vogliono riprovare a fare quello che in questi due anni non sono riusciti ad effettuare. La decisione è ufficiale
Mentre in Italia, da più di due settimana, è terminato lo stato di emergenza (dal 1 aprile sono cambiate alcune regole), in Austria stanno letteralmente provando a ritornare ad una vita “normale”. Una parola che in questi due anni ci sembrava davvero un qualcosa di impronunciabile. Ricordiamo che la situazione relativa ai contagi non è per nulla ottimale. Anzi, con la nuova variante (Omicron 2) il numero delle persone positive è alto, anche se gli esperti annunciano che non c’è nulla da preoccuparsi visto che si tratta di una normale influenza, se effettuato regolarmente il vaccino.
Ritornano al paese dell’Europa centrale si è deciso di mettere alle spalle uno degli oggetti che in questi due anni ci sta accompagnando tutt’ora: ovvero la mascherina. Ebbene, in Austria è stato deciso che nei negozi e durante gli eventi pubblici il cittadino o turista che sia potrà anche non indossare la protezione. Una svolta epocale. Attenzione però: questo non vale per le farmacie, supermercati, ambulatori medici e mezzi pubblici dove è richiesta ancora l’obbligatorietà. Secondo quanto riportano le alte autorità, pare che le nuove regole entreranno in vigore a partire da sabato 16 aprile.
Covid, l’Austria dice addio alla mascherina in negozi ed eventi pubblici
Nulla di diverso, quindi, visto che le misure anti-Covid erano state già allentate all’inizio del mese di marzo. Solo che dopo neanche un mese (addirittura dopo neanche tre settimane) erano state revocate perché il numero dei positivi stava aumentando in maniera esponenziale.
Per il momento, però, pare che la situazione sia “quasi” sotto controllo visto che ogni giorno se ne registrano meno di 1000. Anche Vienna, alla fine, si è “arresa” e sta ascoltando le decisioni del Governo: addio al ‘Super Green Pass‘ nei ristoranti. Non cambia nulla, invece, negli ospedali dove resta l’obbligo del certificato verde ed anche (ovviamente) quello della mascherina.