Dopo aver vaccinato milioni di italiani ora restano milioni di dosi pronte per essere utilizzate ma destinate ad essere gettate
Il nostro Governo ha fatto di tutto per vaccinare la maggioranza della popolazione. Per cercare di combattere la diffusione della pandemia, ha fatto ricorso anche all’obbligo per gli over 50 ed all’introduzione del Super Green Pass. Ora però, con la fine dello stato d’emergenza e con diverse nazioni che hanno iniziato un lento, ma costante ritorno alla normalità, milioni di dosi (precedentemente acquistate) rischiano di essere buttate.
La preparazione di una dose di vaccino – Ansa fotoLe scorte sono state fatte in anticipo, immaginando tante richieste e che le terze (e forse anche le quarte dosi) sarebbero state tutte inoculate. Ma non è stato così: prima il rallentamento della pandemia e poi una certa reticenza sui vaccini, hanno fatto si che nei frigoriferi di tutto il mondo siano rimaste ad oggi 2,3 miliardi di dosi non somministrate. Finora ben 241 milioni sono state buttate perché scadute. Un dato che sembra destinato a salire e che fa sorgere molti dubbi. Nessun dato ufficiale da parte dell’Italia, che non ha comunicato il numero preciso delle dosi scadute e distrutte.
Il caso Novavax
Da gennaio nel nostro paese sono state fatte poco meno di 5 milioni di iniezioni, tra il 4 e il 10 aprile soltanto 176 mila! Significativo il caso Novavax, il vaccino realizzato con metodo “tradizionale” che avrebbe dovuto convincere i no vax a farsi immunizzare. Ebbene da febbraio in Italia sono arrivate un milione di dosi ma solo 36 mila sono quelle somministrate la rimanenza scadrà tra nove mesi. Ora si è pensato di girare le dosi in eccedenza ai paesi poveri ma si calcola che, già circa cento milioni di dosi, arrivate in Africa negli ultimi mesi, sono state respinte al mittente perché a ridosso della scadenza.