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Cronaca

Il Papa in diretta Rai: Kiev, la croce più grande, il messaggio di pace

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Francesco Gnagni

Il Pontefice ha ripercorso molte tematiche dell’attualità e del suo Pontificato in un lungo dialogo con la giornalista Lorena Bianchetti per il programma “A Sua Immagine”.

Uno screen dell’intervista andata in onda su Rai1

Kiev, nel cuore del Papa, è “un dolore. E il dolore è un sentimento che ti prende tutto, quando dopo un intervento senti un dolore fisico e chiedi un’anestesia che ti aiuti a tollerarlo ma il dolore umano non si può superare se non con preghiera e pianto sono convinto che oggi non piangiamo più bene abbiamo dimenticato come si piange”.

La lunga intervista di Papa Francesco

Papa Francesco in una lunga intervista per Rai 1 ha affrontato numerosi temi, tra cui anche quello della drammatica guerra in Ucraina, soffermandosi però non sulla dimensione politica della questione ma su quella umana. “Se posso dare un consiglio, a me e alla gente, è di chiedere il dono delle lacrime, come Pietro ha tradito Gesù quando è scappato e lo ha rinnegato ha pianto”, ha detto il Papa. “Il pianto non è uno scopo, ma è la vergogna fatta fisicamente, e noi siamo senza vergogna spesso”.

Il Papa ha perciò invitato a chiedere “la grazie di piangere. C’è un Messa per chiedere il dono delle lacrime in cui si recita una preghiera che dice: Signore, tu che dalla roccia hai fatto uscire acqua, fai uscire lacrime dalla roccia del mio cuore”. “Quanta gente davanti alle immagini delle guerre è riuscita a piangere?”, ha domandato il Papa alla giornalista Lorena Bianchetti. “Alcuni sì, sono sicuro, ma tanti, non so, cominciano a giustificare, o attaccare… Ma bisogna curare il cuore, e Gesù tocca proprio in questo punto”.

“Oggi, Venerdì Santo, davanti a Gesù crocifisso il mio invito è: lasciati toccare il cuore”, è inoltre l’appello del Papa per questa giornata, in attesa della Pasqua. “Davanti alla gente che nel mondo soffre fame, guerra, sfruttamento, chiediamo che Gesù ti parli, e non parlare tu nel silenzio chiedi la grazia del pianto”.

Il diavolo e le tentazioni anche all’interno della Chiesa

Tra i tanti argomenti affrontati, c’è anche quello delle tentazioni all’interno della Chiesa, delle croci e degli errori che anche i religiosi compiono, e infine della realtà del diavolo, incarnazione del male nel mondo che ogni giorno provoca dolore e devastazione. “La croce più dura che la Chiesa fa sul Signore oggi è la mondanità, che è il potere ma anche lo stile mondano che cresce e si alimenta con i soldi”, ha detto il Papa.

“Le tre tentazioni del diavolo a Gesù sono tre proposte mondane. La prima, la fame, si capisce, è umano. ma poi c’è il potere, la vanità, perché la mondanità è attraente ma quando la Chiesa cade in questo spirito è sconfitta: è sempre stato così”, ha aggiunto Francesco, prima di una sua ulteriore riflessione personale. “Quando Gesù ci dice per favore fate una scelta chiara: o servite Dio o servite i soldi. Va bene i soldi per la famiglia e il lavoro ma bisogna servire gli altri, mentre la mondanità ci ferma tanto su questo”.

In sostanza, per il Papa, citando le famose parole di Paolo VI sul fumo di Satana intrufolatosi anche nella Chiesa, “la fessura con cui il demonio è riuscito a entrare nella Chiesa è la mondanità”. “La preghiera a San Michele Arcangelo contro il diavolo scritta Leone XIII la faccio ogni mattina, perché mi aiuta a sconfiggere il diavolo. Chi mi dice: Santità, ma lei ha studiato, ma crede al diavolo? Sì, io ci credo, è il diavolo che ogni giorno mette in croce Gesù”, ha affermato Bergoglio.

Uno screen dell’intervista andata in onda su Rai1

Ai cattolici orientali infine il Papa ha inviato un messaggio di fratellanza: “Fratelli vescovi ortodossi che stanno vivendo la Pasqua con lo stesso dolore di tanti cattolici. Non è facile oggi essere vescovo, e grazie a Dio che non lo sia…”

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