Il governo Draghi continua il suo lavoro sul Pnrr. L’obiettivo del premier è sempre quello di rispettare gli accordi presi con l’Ue. Ecco tutti i dettagli.
Nuova accelerazione del Governo sul Pnrr. Dopo aver raggiunto i 51 obiettivi del 2021, il lavoro dell’esecutivo non si ferma. Nella giornata di mercoledì 13 è stato approvato un nuovo decreto per realizzare e agevolare il raggiungimento di alcuni obiettivi fissati per l’anno in corso.
In attesa di capire se anche in questo caso saranno rispettati i traguardi, nell’ultimo monitoraggio dei provvedimenti attuativi, riportato dall’Adnkronos, è stato sottolineato come il governo ha ‘smaltito’ oltre 950 misure previste dalle disposizioni approvate nelle legislature XVII e XVIII.
Si tratta di una notizia sicuramente positiva e che premia il duro lavoro fatto da Palazzo Chigi in queste ultime settimane. La speranza naturalmente è quella di continuare in questo modo anche in futuro per rispettare gli accordi presi con l’Unione Europea e naturalmente ricevere i soldi previsti per rilanciare il nostro Paese dopo un periodo non assolutamente facile.
Palazzo Chigi: “I risultati attestano l’impegno politico e amministrativo del Governo”
Risultati che lo stesso Palazzo Chigi ha deciso di rivendicare con un breve commento pubblicato nell’ultimo monitoraggio. “I quasi mille provvedimenti attuativi – si legge nella nota della Presidenza del Consiglio – attestano l’impegno politico e amministrativo profuso in un settore cruciale per l’efficacia delle politiche pubbliche. Un lavoro che sta iniziando a dare i primi risultati con un innalzamento della capacità attuativa di questo esecutivo“.
“Inoltre, i provvedimenti attuativi smaltiti rappresentano il triplo degli atti conclusi nello stesso periodo dal primo e dal secondo governo della precedente legislatura – si legge ancora – e questo è avvenuto nonostante il concomitante e aggiuntivo che l’esecutivo e le Amministrazioni stanno garantendo sul fronte Pnrr“.
Il risultato, almeno fino ad ora, è positivo e la speranza da parte del premier Draghi è quella di continuare così almeno fino al termine della legislatura. Proprio per questo il presidente del Consiglio chiede ai partiti di maggioranza di evitare qualsiasi spaccatura all’interno dell’esecutivo.