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Cronaca

Spese di guerra, ecco perché sono diventate una “necessità”

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Marco Ercole

Si dice che una maggiore spesa militare possa portare con sé una lunga serie di vantaggi, anche dal punto di vista economico e tecnologico. La realtà, però, è che le motivazioni sono strettamente connesse con l’attuale contesto storico

Per l’Europa occidentale, visto il particolare contesto storico che stiamo vivendo, è diventata ormai una necessità l’investimento nel settore della difesa. L’opinione è comune praticamente ovunque e i motivi sono evidenti. Ciò che può portare a qualche riflessione supplementare, nel caso, riguarda le modalità e la quantità di denaro da destinare. Perché se è vero che la spesa militare è quasi sempre “buona”, nel senso che porta a un conseguente aumento del Pil dal lato dell’offerta (e in alcuni casi pure a quello della domanda) e a un effetto positivo per quanto riguarda lo sviluppo delle tecnologie.

Anche l’Italia deve adeguarsi al contesto storico e investire nel settore della Difesa (Ansa)

Per capire meglio quest’ultimo punto, basti pensare che l’economista italo-americana Marianna Mazzucato sostiene che i contratti del Pentagono sono alla base di quasi tutte le più importanti innovazioni in questo campo, a partire dalla nascita di internet fino ad arrivare all’iPhone. Dati che possono e che sicuramente sono validi per potenze in questo campo come Stati Uniti e Israele, ma le stesse motivazioni difficilmente potranno essere applicabili e applicate anche nel nostro Paese, che non ha mai avuto una grande “tradizione” militare.

La necessità di una spesa militare

L’Italia ha potenziato la propria presenza in Romania, raddoppiando il numero dei mezzi aerei già operanti nell’attività di airpolicing (Ansa)

Sarebbe poco pronosticabile dunque ipotizzare che maggiori investimenti nel settore possano portare anche degli effetti in altri campi, di conseguenza in tal senso potrebbe essere molto più produttivo puntare direttamente nella ricerca e nello sviluppo in campo civile. E in rapporto con l’Italia non regge nemmeno la motivazione degli altri effetti espansivi per giustificare la maggiore spesa militare, che porterebbe sicuramente un aumento della spesa pubblica, così come lo farebbero però anche la manutenzione delle strade, gli acquisti di materiale ospedaliero e molte altre dinamiche che potrebbero essere potenzialmente più utili per una lunga serie di motivi. Un aumento della spesa per la difesa tuttavia è diventato necessario e probabilmente sarebbe dovuto entrare in una logica di programmazione già da qualche anno. Le motivazioni per cui bisogna farlo, però, non sono quelle che vengono descritte e promosse da molti addetti ai lavori. Semplicemente bisogna farlo, perché il contesto storico lo richiede.

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