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Covid e rincari, la crisi in Italia galoppa: il dato che spaventa gli esperti

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Paolo Colantoni

I problemi legati alla pandemia e i rincari dovuti alla guerra, iniziano a farsi sentire. C’è un dato, su tutti, che è eloquente

La crisi generata dalla pandemia comincia a far sentire i suoi effetti diretti sulle famiglie italiane. Uno dei dati più preoccupanti e che crea allarmismo, è legato all’ammontare delle rate dei mutui non pagate dai nostri concittadini nel corso degli undici mesi: una cifra importante che fotografa la situazione attuale. Nell’ultimo anno non abbiamo pagato  un miliardo di euro di rate.

Gli italiani in crisi economica. Il dato che spaventa –

Il totale delle “sofferenze” delle famiglie, finanziariamente piegate dal Covid, è passato, da febbraio 2021 a febbraio 2022, da 11 miliardi e 559 milioni a 12 miliardi e 373 milioni con una crescita, in un anno, del 7,04% corrispondente, per l’esattezza, a 804 milioni. È quanto emerge da un’analisi della Fabi secondo la quale, risulta ancora più vistosa l’impennata delle sofferenze bancarie legate alle famiglie se ci si limita a osservare il periodo che va da novembre 2021 a febbraio 2022: in soli tre mesi, si è registrato un incremento di 1 miliardo e 476 milioni (più 13,55%), segno che i bilanci familiari “soffrono”.

Ma paradossalmente, nonostante si faccia più fatica ad onorarli, aumentano anche i nuovi mutui erogati dalle banche: nello stesso arco di tempo analizzato, il credito finalizzato all’acquisto di abitazioni è salito di 18 miliardi e 439 milioni, in aumento del 4,69%, con lo stock complessivo passato da 393 miliardi e 457 milioni di febbraio 2021 a 411 miliardi e 896 milioni di febbraio 2022. È una importante spia di difficoltà dei cittadini e della clientela che non va sottovalutata. “Probabilmente sono i primi segnali negativi, i primi effetti della crisi economica generata dalla pandemia, solo in parte tamponata con le moratorie dello Stato ed emergono i primi segnali di incertezza delle fasce più deboli della nostra società”, ha dichiarato la Fabi. “La guerra tra Russia e Ucraina, purtroppo, aumenterà le difficoltà economiche e i disagi, ragion per cui ritengo che il governo debba confermare una serie di interventi economici sui prestiti bancari fino al termine del conflitto, prorogando le garanzie sui nuovi prestiti e le moratorie sui mutui e i finanziamenti già erogati in passato, almeno fino al termine del conflitto tra Mosca e Kiev” commenta il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.

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Paolo Colantoni