Roberto Saviano al centro di una polemica per il suo ultimo post sulla guerra. Ecco cosa è successo e il motivo delle critiche.
E’ polemica per uno degli ultimi post pubblicati da Roberto Saviano sul proprio profilo Facebook. Lo scrittore e giornalista ha deciso di lanciare un’accusa diretta a Vladimir Putin pubblicando una foto di un bambino mutilato. Immagine che nelle intenzioni dell’autore di Gomorra doveva fare riferimento alla guerra attuale in Ucraina, ma in molti hanno subito smentito Saviano.
Lo foto del piccolo, infatti, risale al 2015 ed è stata scattata a Montreal, in Canada, dove il piccolo è stato trasportato dopo essere stato colpito in una granata inesplosa a Mariupol, cittadina del Donbass. Un episodio avvenuto durante il conflitto avviato dall’Ucraina e ancora oggi non è chiaro l’origine di quell’ordigno.
Insomma, un passo falso da parte di Saviano che non è passato inosservato. E sono molti gli utenti che hanno criticato lo scrittore per quanto pubblicato accusandolo di aver dato vita ad una vera e propria fake news.
Il secondo grave errore di Saviano in questa vicenda è stato sicuramente quello di non chiedere scusa per la foto pubblicata. “Mi segnalano che questa foto risale al 2015. Nulla cambia nel testo che ho scritto e che ribadisco ancora con più forza“, il commento dello scrittore dopo le polemiche nate nelle ultime ore e le diverse segnalazioni arrivate sui social da parte degli utenti.
Come detto in precedenza, lo scatto fa riferimento alla guerra in Donbass scoppiata ormai diversi anni fa su decisione dell’Ucraina. Quindi forse era più giusto da parte di Saviano ammettere l’errore e rivolgere il suo pensiero in modo generale e non solamente a Vladimir Putin. Perché, come hanno detto in diverse occasioni gli esperti ai nostri microfoni, il conflitto non è solamente colpa di un singolo, ma dietro ci sono diverse responsabilità. Un pensiero che a quanto sembra non è condiviso da Saviano e questo ha portato lo scrittore al centro di diverse polemiche sui social e non solo.