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Cronaca

Green pass, per Stefano Puzzer un’altra brutta notizia: “Mi batterò”

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Francesco P

Stefano Puzzer, leader della protesta contro il Green pass a Trieste, incassa un’altra brutta notizia e fa chiarezza: “Non possono farlo”.

Stefano Puzzer, leader della protesta al porto di Trieste contro il Green pass, apprende dall’azienda una brutta notizia. Dopo aver incassato il foglio di via poi revocato in alcune città per le sue manifestazioni contro il certificato verde sul lavoro, aveva annunciato di essere pronto ad incrociare le braccia non lavorando fino a quando anche i suoi colleghi non avrebbero potuto farlo.

Stefano Puzzer © Ansa

Il tema era infatti legato al Green pass e alle leggi secondo le quali i lavoratori sprovvisti di Green Pass sarebbero dovuti rimanere fuori dai posti di lavoro. Quella protesta però per Puzzer si è trasformata in un provvedimento da parte dell’azienda. Per lui è infatti arrivata la notifica del “licenziamento per giusta causa”.

In una video su Facebook ha poi raccontato la vicenda, dicendosi orgoglioso per quanto fatto e pronto a battersi in ogni modo possibile per tornare al più presto possibile sul posto di lavoro.

Puzzer licenziato: “Non possono farlo”

Puzzer licenziato dall’azienda promette battaglia © Ansa

“Sono fiero di essere stato coerente, di non essermi piegato e di aver detto il 15 ottobre che non sarei andato a lavorare fino a che gli altri colleghi non avrebbero potuto farlo”. Parole di Stefano Puzzer, che su Facebook svela il licenziamento. “Non mi elevo a capo popolo – ha osservato – e non giudico chi è tornato a lavorare. Mi batterò però con tutte le mie forze contro la decisione contro la decisione dell’azienda”. 

Dopo il licenziamento arriva quindi la reazione social. “La prima preoccupazione è stata come dirlo alla mia famiglia – ammette -, ma sapevo a cosa sarei andato incontro. Sono orgoglioso di quello che ho fatto, dei miei colleghi e dei cittadini di Trieste. Questa è una conseguenza del fatto che siamo puri, che crediamo nei diritti e non ci piegheremo mai a questo sistema di marci”. 

Poi annuncia battaglia. Non possono levarmi la casa. Io sono un portuale e tornerò a fare il portuale. Mi batterò con tutte le mie forze contro a decisione dell’azienda, e noi non siamo ricattabili in nessuna maniera”. 

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