L’attaccante dello Spezia, subentrato a Manaj, è stato sostituito dopo poco da un Thiago Motta su tutte le furie.
Un episodio mai visto su un campo di calcio di Serie A. La vicenda di Nzola durante Spezia-Inter ha fatto presto il giro dei social, con la solita quantità di meme per ridicolizzare ancor di più una scena che già di per sé è stata imbarazzante. Una situazione ha fatto letteralmente imbestialire Thiago Motta, che ha preso immediatamente provvedimenti nei confronti del suo calciatore.
Ma per ricostruire quanto è successo bisogna tornare all’inizio del secondo tempo della sfida del Picco. Nerazzurri avanti di uno all’intervallo grazie alla splendida rete di Marcelo Brozovic. Il tecnico dei padroni di casa decide di fare tre cambi tutti insieme: uno di questi è l’inserimento di Nzola al posto dello spento Manaj. Dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo, però, Maresca si accorge dell’orecchino coperto malamente da un po’ di nastro adesivo.
Il direttore di gara non può far altro che chiedere al calciatore di lasciare il terreno di gioco fino a quando il gioiello non sia stato rimosso. Thiago Motta è una furia, il suo Spezia si ritrova in inferiorità numerica per colpa di un orecchino che non vuole saperne di togliersi. E allora corre ai ripari: fuori Nzola, entrato da appena 10 minuti (di cui solo 6 di gioco), dentro Antiste. Pochi istanti dopo arriverà il 2-0 di Lautaro Martinez. A cavallo con il recupero i gol di Maggiore e Sanchez per il 3-1 finale.
Ma cosa dice il regolamento in merito alla questione orecchini, anelli e gioielli? “Tutti i tipi di accessori di gioielleria o bigiotteria sono vietati e devono essere tolti – recita la norma -. Non è consentito l’utilizzo di nastro adesivo per coprirli. Se un calciatore sta indossando o usando equipaggiamento non autorizzato e/o pericoloso o accessori di gioielleria o di bigiotteria, l’arbitro deve ordinare al calciatore di togliere l’oggetto in questione o uscire dal terreno di gioco alla prima interruzione se questi non è in grado di toglierlo“.