Blanco, Mahmood e Achille Lauro, derby in vista

Sarà una sfida molto italiana quella che andrà in scena a Torino al prossimo Eurovision Song Contest

La strepitosa vittoria dei Maneskin con la canzone Zitti e buoni la scorsa edizione di Rotterdam in Olanda, non solo ha consentito di lanciare nell’empireo del successo mondiale la band romana, ma consentirà all’Italia di organizzare l’edizione 2022 dell’Eurovision Song Contest che vedrà ancora tra i protagonisti degli artisti italiani.

Blanco e Mahmoood con la vittoria all’ultimo Festival di Sanremo potranno presentare sul palco del PalaOlimpico dal 10 al 14 maggio a Torino la loro Brividi e dovranno sfidare 40 interpreti provenienti da altrettanti Paesi d’Europa e del mondo, perché sarà presente anche l’Australia, ma soprattutto Achille Lauro con la sua Stripper, altro talento musicale italiano che gareggerà però a sorpresa sotto la bandiera della Repubblica di San Marino.

Derby tutto italiano

Questo derby tutto italiano che infiammerà sicuramente le serate di Torino avrà già un prologo con la pubblicazione del doppio CD in uscita il 22 aprile che conterrà le canzoni in gara sul palco dell’Eurovision. Come nei classici derby calcistici non sono mancate le polemiche ancora prima di cominciare, Achille Lauro, infatti, potrà godere di un vantaggio rilevante dato che il regolamento della manifestazione parla chiaro: il pubblico a casa non può votare per i cantanti che rappresentano la propria nazione. In altre parole al televoto gli italiani non potranno esprimere la propria preferenza per Mahmood e Blanco ma, a sorpresa, potranno, sostenere Achille Lauro. Un vantaggio innegabile per il trasgressivo cantante veronese. Tutto però passerà per le serate di qualificazioni che permetteranno poi di esibirsi nella serata finale.

“Io non avrei mai tentato attraverso San Marino. Ad Achille voglio bene ma per me e Mahmood, Sanremo ha significato portare sul palco la nostra musica. L’Eurovision Song Contest è stata una conseguenza. Non lo avrei mai considerato una priorità né dunque avrei cercato il modo per andarci a tutti i costi”, queste le parole non proprio concilianti di Blanco in una recente intervista. Sarà il pubblico alla fine il giudice supremo speriamo soltanto che anche in questa edizione a trionfare sarà un italiano  e che possa portare la stessa fortuna che ha accompagnato il successo mondiale dei Maneskin. Comunque vada sarà un successo per la nostra nazione che dopo le edizioni del ’65 e ’91, per la terza volta nella storia Eurovision Song Contest ospiterà la kermesse e l’edizione di Torino sarà condotta da Alessandro Cattelan insieme alla coppia Laura Pausini-Mika.

 

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