Draghi allontana la crisi: “Il Governo va avanti, uniti su 3 punti chiave”

Per Draghi il Governo lavora su tre punti importanti in un momento di grande difficoltà: “Abbiamo fatto tanto, andiamo avanti uniti”, osserva in una lunga intervista al Corriere della Sera.

Nessuna crisi, il momento è difficile ma il Governo va avanti. Nell’intervista al Corriere della Sera, il premier Mario Draghi ha analizzato un momento storico molto delicato, in cui l’Italia svolge un ruolo da protagonista.

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In una intervista al Corriere, il premier Draghi analizza il momento del Governo e dell’Italia © Ansa

Niente crisi, ma tre punti chiave sui quali lavorare portando avanti l’esperienza di Governo senza ulteriori stop. “In un momento pieno di incertezze – osserva sulle colonne del quotidiano -, di potenziali instabilità, di fragilità interne ed esterne questo governo di unità nazionale continua a voler governare. Abbiamo fatto molto, e lo abbiamo fatto insieme. Merito dei cittadini ma anche delle forze politiche”.

Ecco perché nonostante le chiare fratture, l’esperienza governativa andrà avanti. “Dovremmo tutti avere la forza di dire agli italiani: guardate cosa avete realizzato in questi mesi. Penso alle vaccinazioni, alla crescita economica, al conseguimento degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Draghi non nasconde le difficoltà, le frizioni interne, il lavoro per ricucire gli strappi. La tranquillità nell’azione dell’esecutivo arriva però in tre punti cardine. “Stiamo superando la pandemia – ammette nell’intervista al Corriere -, sul fronte internazionale l’Italia è tornata a pesare come è giusto che sia: sosteniamo l’Ucraina, lavoriamo per la pace; sul piano economico usciamo da un anno in cui abbiamo avuto una crescita del prodotto interno lordo del 6,6%”. Dati importanti, ma anche una brusca frenata a causa della guerra e opinioni differenti nell’esecutivo sulle armi all’Ucraina.

Per Draghi si va avanti: il piano per portare a termine l’esperienza governativa e i messaggi in tema di guerra

Mario Draghi
Mario Draghi © Ansa

Nell’intervista al Corriere, Mario Draghi rivendica la centralità dell’Italia nella gestione del conflitto fra Russia e Ucraina. Partendo dai colloqui con Putin, difficili da portare avanti. “Siamo accanto agli amici ucraini – osserva il Premier – e resteremo sempre vicini a loro. Ho sperato fino all’ultimo che Putin non lo facesse. Ci siamo telefonati con il presidente prima dell’inizio della guerra: ci siamo lasciati con l’intesa che ci saremmo risentiti. Alcune settimane dopo però Putin ha lanciato l’offensiva. Ho provato fino alla fine a parlargli. Detto questo, l’invasione non mi ha sorpreso: quasi 200 mila uomini in pieno assetto da guerra erano stati portati al confine dell’Ucraina”. 

La lettura dell’evolversi del conflitto è quindi chiara, così come l’impegno dell’Italia. “Come tanti altri ritenevo probabile una rapida vittoria dei russi con un rischio peri paesi vicini. Questo non è accaduto: la vittoria non è arrivata e non sappiamo se mai arriverà. La resistenza ucraina è eroica”.

E l’Italia farà la sua parte nonostante alcune differenze di vedute sul tema. “La decisione di inviare le armi è stata presa quasi all’unanimità in Parlamento. I termini della questione sono chiari: da una parte c’è un popolo che è stato aggredito, dall’altra parte c’è un esercito aggressore. Qual è il modo migliore per aiutare il popolo aggredito? Le sanzioni sono essenziali per indebolire l’aggressore, ma non riescono a fermare le truppe nel breve periodo. Per farlo, bisogna aiutare direttamente gli ucraini, ed è quello che stiamo facendo. Non farlo equivarrebbe a dire loro: arrendetevi, accettate schiavitù e sottomissione”.

Draghi al Corriere: “Sul fronte Covid importanti passi avanti e non temiamo la crisi energetica”

Mario Draghi
Mario Draghi © Ansa

Resta però il rischio che le sanzioni possano avere un peso anche sull’Italia. Soprattutto dal punto di vista delle risorse energetiche. “Siamo ben posizionati – ammette il Premier – , abbiamo gas negli stoccaggi e avremo nuovo gas da altri fornitori. Se anche dovessero essere prese misure di contenimento, queste sarebbero miti. Stiamo parlando di una riduzione di 1-2 gradi delle temperature del riscaldamento e di variazioni analoghe per i condizionatori”. 

E sul Covid: “Le morti e le ospedalizzazioni si sono ridotte moltissimo perché si è ridotta l’intensità dei sintomi. Abbiamo riaperto le scuole, l’economia è ripartita, siamo tornati alla socialità. Con questo virus è difficile fare previsioni, ma possiamo affermare con certezza che la campagna di vaccinazione è stata un grande successo”.

Infine un passaggio sulla legge delega sul fisco e quella sulla giustizia. Per Draghi la maggioranza reggerà. “Sono riforme necessarie e di buon senso. Le norme sulla concorrenza sono parte degli impegni presi con il Pnrr. Renderanno più semplice la vita dei cittadini e abbasseranno i prezzi, per esempio di alcuni medicinali. Il mio messaggio ai partiti è questo – prosegue , non sentitevi in una gabbia, progettate il futuro con ottimismo e fiducia non con antagonismo e avversità. Guardate ai successi che avete ottenuto in una situazione molto difficile. Ci sono tutte le ragioni per essere fiduciosi. Lo stesso incoraggiamento rivolgo anche a tutti gli italiani”.

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