Governo, Italia sul podio per il (triste) record di tasse

Governo, l’Italia sale sul podio: questa volta, però, non si tratta affatto di una notizia positiva e che può renderci contenti ed orgogliosi. L’argomento riguarda principalmente l’aumento delle tasse: mai state così alte

Governo, record di tasse
Mario Draghi (Ansa Foto)

Se non è record poco ci manca. E non è affatto una notizia positiva. Ovviamente, come avete ben potuto capire dal titolo, ci stiamo riferendo alle tasse che sono in continuo aumento. Gli ultimi dati che arrivano direttamente dalla Cgia di Mestre parlano chiaro: l’Italia sta affrontando una emergenza politica che è l’oppressione fiscale. A rendere più chiaro il concetto ci ha pensato direttamente il quotidiano ‘Giornale‘. In cima alla classifica troviamo la Francia che è molto più “esosa” del nostro Paese. Quella italiana è una società che non tende a crescere. Basti pensare che negli anni ’50 e ’60 la pressione tributaria è andata ad aumentare, anche se in quel momento l’economia tirava.

Le tasse crescevano anche se di poco, tanto è vero che si è arrivati a crescere addirittura del 10%. Prima era un po’ più semplice, mentre adesso molte persone hanno la brillante idea di fare le valigie ed emigrare in un altro posto dove la vita è sicuramente più tranquilla e soprattutto costa meno (a livello di tasse). Le politiche inflazionistiche delle banche centrali aumentano grazie ai prezzi, i prelievi fiscali così alti comportano l’impossibilità di operare.

Italia, è record di tasse: peggio di noi solamente la Francia

Governo, record di tasse
Mario Draghi (Ansa Foto)

Non è un mistero il fatto che se non ci sarà un abbassamento notevole da parte delle imposte, il nostro paese continuerà ad impoverirsi. Un esempio? In due anni di pandemia hanno chiuso per sempre 7mila bar. Principalmente nel Lazio e nella Valle d’Aosta dove si è arrivati addirittura al 10%.

Prima il Covid, adesso i problemi dovuti al conflitto in Ucraina che hanno causato non pochi problemi. Le famiglie e le imprese ne stanno risentendo molto. Il problema principale, però, è che attorno alla spesa statale è stato messo un vero e proprio “blocco sociale” che impedisce la ricrescita.

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