Una donna italiana di 47 anni è stata trovata morta in Lussemburgo. Le autorità locali hanno aperto un’indagine per accertare l’accaduto.
E’ giallo sulla morte di una donna italiana di 47 anni in Lussemburgo. Come riportato da La Repubblica che cita i media locali, il corpo senza vita della nostra connazionale è stato rinvenuto nella giornata di Pasqua nel seminterrato di un locale dove la vittima lavorava.
La prima ipotesi, ancora da confermare, è quella di una rapina finita male. Secondo le prime informazioni, infatti, il killer avrebbe portato via 3mila euro dopo aver colpito in testa la 47enne con un colpo contundente. Ma fino a quando non si hanno certezze su questa ricostruzione, gli inquirenti preferiscono non escludere nessuna ipotesi.
Inoltre, le autorità locali hanno autorizzato anche l’autopsia sul corpo della donna per accertare meglio le cause della morte della nostra connazionale. I punti da chiarire, quindi, sono ancora diversi e nelle prossime ore sono attese delle importanti novità su questo omicidio.
Italiana morta in Lussemburgo, il punto sulle indagini
Le autorità locali hanno immediatamente aperto un’indagine per cercare di ricostruire meglio quanto successo. La prima ipotesi, come detto, è quella di una rapina finita male vista anche l’assenza di 3mila euro dal ristorante dove la nostra connazionale è stata trovata dagli inquirenti.
Ma si preferisce non escludere nessuna ipotesi almeno fino a quando non si hanno delle certezze. Le autorità locali hanno autorizzato l’autopsia per cercare di accertare meglio le cause del decesso e da questa analisi potrebbero arrivare delle importanti risposte su quanto successo in questo ristorante.
I punti da chiarire sono ancora diversi e per questo motivo gli inquirenti preferiscono non escludere nessuna ipotesi almeno fino a quando non si hanno delle certezze. Inoltre, già in queste ore gli investigatori stanno ascoltando gli amici della nostra connazionale per capire se realmente si è trattata di una rapina oppure il movente è un altro e il killer ha rubato i 3mila euro per cercare di sviare l’indagine.