Il tecnico del Napoli è tornato sulle parole del calciatore belga, rilasciate durante una recente intervista alla Gazzetta dello Sport.
Un legame che non sembra destinato a finire quello tra Luciano Spalletti e Radja Nainggolan. Dalla Roma all’Inter, una serie infinita di alti e bassi tra l’allenatore e il centrocampista che attualmente gioca nell’Anversa, in Belgio. Rapporto burrascoso, come testimoniato anche dall’ultimo botta e risposta a distanza tra i due.
“Una volta – ha raccontato il belga alla Gazzetta dello Sport – durante l’intervallo di una partita contro il Torino mi ha dato una bottigliata in testa. Avevo giocato molto male, nessuno diceva niente nello spogliatoio. Lui è arrivato e mi ha tirato l’acqua per svegliarmi, si sono messi a ridere tutti. Lui è un grande motivatore, vede il calcio in modo diverso. Domina il gioco, anche se non ha vinto quanto gli altri“.
Spalletti-Nainggolan, il retroscena sulle notti brave del Ninja
Non è tardata ad arrivare la replica del tecnico del Napoli, che proprio alla vigilia del match con la sua ex squadra ha dichiarato: “Con la Roma una storia bellissima, che porterò sempre nel mio cuore. Ho passato degli anni bellissimi con dei calciatori splendidi che sento ancora. Con Nainggolan che continua a parlare di continuo di quelle che sono state le situazioni dello spogliatoio. Anzi, Nainggolan nel prossimo cambio di staff che faccio lo porto con me, così i miei calciatori vedono da lui quello che non va fatto“.
Spalletti scherza su Nainggolan 😄
“Lo porto nel mio prossimo staff, così fa vedere quello che non va fatto…” pic.twitter.com/DGyxdX6R1I
— GOAL Italia (@GoalItalia) April 16, 2022
Di retroscena da raccontare ce ne sarebbero tanti. Lo stesso Spalletti è stanco del fatto che vengano raccontati degli episodi che sarebbero dovuti rimanere all’interno dello spogliatoio. Proprio come successo nella serie su Totti, ‘Speravo de morì prima’. “Se me lo avessero detto prima io un paio di scene per fargli fare il pieno ce l’avevo“, le parole del tecnico a inizio stagione durante la conferenza stampa di presentazione a Napoli.
Il riferimento è alla mancanza di professionalità fuori dal campo di alcuni calciatori, compreso Nainggolan. Dalle cene a base di sushi e tanto alcool nei locali del centro, alle notti brave durante i ritiri. Come quando a Bergamo rimasero a giocare a carte fino alle prime ore del mattino (non fino a 00.15) insieme a Manolas, Pjanic e lo stesso Totti. Anche Luciano Spalletti ha cominciato a togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Ed è solo l’inizio.