L’italiana si è resa protagonista di un’impresa eccezionale a cui però non è stato corrisposto un adeguato riconoscimento in denaro: soltanto 20.000 per la sua straordinaria vittoria.
No, il montepremi non vale proprio l’impresa. Elisa Longo Borghini sarà sicuramente più soddisfatta della sua prova eccezionale alla Parigi-Roubaix, che della cifra incassata per il trionfo stesso. Una vittoria che aveva commentato così al termine della gara: “Voglio ringraziare la mia famiglia e il mio fidanzato Jacopo. Soprattutto, però, la Trek Segafredo”.
“Hanno insistito per portarmi, mi hanno detto che ce l’avrei fatta e avevano ragione. Io avevo invece detto che non avrebbero dovuto chiamarmi visti i risultati deludenti di inizio stagione. Dico grazie a loro perché mi hanno dato il massimo della fiducia”. A cui non è corrisposto il massimo del montepremi, pari a circa 20.000 euro. Una miseria considerando l’importanza della gara.
Un riconoscimento in denaro, insomma, non proprio in linea con l’impresa riuscita all’italiana. Arrivata alla corsa dopo alcune settimane molto complicate: “Ho saltato Amstel Gold Race e Freccia del Brabante”, ha commentato. “Ho preso degli antibiotici, mi sono sentita bene e ho vinto. Sul podio con me andrebbe portata tutta la mia squadra, hanno fatto un lavoro straordinario e mi hanno permesso di vincere”. Tra le consapevolezze resta anche quella di un montepremi senza dubbio non adeguato alla portata della sua prestazione. Elena, classe 1991, compirà 31 anni il prossimo 10 dicembre. In carriera, nel 2016 e nel 2021, è stata medaglia di bronzo olimpica in linea.