Continuano a far discutere le parole rilasciate dall’ex calciatore ed ora opinionista sportivo Paolo Di Canio. Quest’ultimo aveva commentato il successo della Roma e di José Mourinho con molte polemiche, scatenando la furia dei tifosi giallorossi
Si continua a parlare delle parole rilasciate, in diretta, da Paolo Di Canio nella serata di sabato dopo l’anticipo tra Torino e Lazio valida per la trentatreesima giornata di campionato. Ospite del ‘Club‘ condotto dal giornalista Fabio Caressa, l’ex calciatore della Lazio ha commentato a modo suo il successo della Roma nei confronti del Bodo/Glimt avvenuto giovedì sera. Per la cronaca i “lupacchiotti” si sono sbarazzati dei norvegesi vincendo per 4-0 e volando in semifinale di questa nuova competizione della Uefa.
Ha fatto capire che il successo dei giallorossi non deve essere etichettato come una cosa storica visto che, sulla carta, la differenza tra le due squadre è abissale. Non solo: ha specificato che nella squadra norvegese sette di loro fanno I “Salmonari”, segno del fatto che sarebbe stato assurdo non vincere. Non ha dato elogi al tecnico Mourinho (non è affatto un mistero che non lo ammiri) e ci ha tenuto a precisare che la cosa più preoccupante è che dal Bodo in 3 partite hanno subito la bellezza di 10 gol.
Roma, tifosi furiosi contro Di Canio: parte la disdetta Sky
Per molti le sue parole sono state un affronto ed anche una offesa per i tifosi giallorossi che, non ci hanno pensato su due volte, ed hanno deciso di passare all’attacco. In che modo? Disdicendo i loro contratti con Sky. Sui social è partito un “tam-tam” dopo quello che l’ex capitano biancoceleste ha detto nei confronti della squadra allenata dallo ‘Special One‘.
Tanto è vero che sui social network sono partite le prime proteste contro l’azienda. Come riportato in precedenza non si tratta della sua prima uscita di scena contro il manager portoghese, storico il vocale su Whatsapp che ha fatto il giro dell’Italia dove lo definiva un “bollito” e che la stessa Roma aveva fatto tutto purché un grande affare nell’ingaggiarlo.
