La guerra in Ucraina sta provocando anche un rialzo importante delle materie prime. L’oro ha raggiunto i massimi. In forte rialzo anche palladio e platino. Il trend sembra essere destinato a continuare nei prossimi giorni visto il conflitto.
Lo scoppio della guerra in Ucraina ha avuto degli effetti importanti anche sulle materie prime. Come riferito dall’Agi, sono molti gli investitori che hanno deciso di acquistare i lingotti d’oro per mettersi in sicurezza visto il sentimento di rischio che ha preso piede in quest’ultimo periodo dopo l’inizio del conflitto tra Mosca e Kiev.
In particolare, il prezzo ha raggiunto i massimi dallo scorso 14 marzo. L’oro spot è salito dello 0,5% raggiugendo 1.984,51 dollari. In forte crescita anche i futures degli Stati Uniti, che hanno registrato una crescita dello 0,87% a 1.988,10 dollari.
In rialzo anche le altre materie prime. L’argento ha registrato un aumento dello 0,4% assestandosi a 25,79 dollari l’oncia. Continuano la loro risalita anche il platino e il palladio. Il primo ha avuto un guadagno dell’1,1% a 1.000,82 dollari, il secondo è cresciuto dell’1,6% a 2.406,93.
Rialzi che, come detto, sono fortemente collegati alla guerra in Ucraina. Sono molti gli investitori che hanno deciso di mettersi in sicurezza per il forte sentimento di rischio dovuto al conflitto che è in corso tra Kiev e Mosca.
Il trend molto probabilmente sarà confermato anche nei prossimi giorni. Il conflitto, infatti, non sembra essere destinato a terminare in poco tempo e le conseguenze delle sanzioni economiche porteranno quasi certamente gli investitori ad acquistare le materie prime per cercare di mettersi al sicuro da possibili crisi economiche.
Una situazione, quindi, in continuo aggiornamento e quasi certamente tutte le materie raggiungeranno ancora i loro massimi in futuro. Naturalmente questa forte crescita proseguirà fino a quando il conflitto in Ucraina continuerà. Alla fine della guerra e delle tensioni economiche, la situazione dovrebbe tornare alla normalità e gli investitori ritornare a comportarsi come prima dello scoppio di guerra.