Il tecnico giallorosso se la prende con Di Bello e anche con il Var Di Paolo: “C’era un rosso a Zanoli e un rigore per fallo su Zaniolo. La partita è stata come scalare l’Everest…”
La Roma la riprende nel finale. Ma José Mourinho, al triplice fischio della trasferta di Napoli, esprime la rabbia per le decisioni arbitrali ritenute errate, oltre che la soddisfazione per la prestazione della squadra: “La mia esultanza? Durante la partita mi sembrava impossibile uscire dallo stadio con un risultato positivo”, ha detto polemico il tecnico giallorosso ai microfoni di Dazn.
“Non dico questo perché la mia squadra non ha giocato bene. La Roma è cresciuta durante la partita, però ho avuto la sensazione che sarebbe stata difficile, anzi direi impossibile, finire la gara con un risultato positivo”. Il riferimento è alle decisioni del direttore di gara Di Bello: “Per questo motivo ho festeggiato il punto. La mia squadra è stata fantastica, dopo il match di giovedì oggi sembrava di scalare l’Everest. Abbiamo dimostrato grande qualità, carattere, una condizione fisica e mentale incredibili”.
Le proteste hanno preso corpo durante l’intervista: “Ci sono squadre che lottano per lo scudetto, noi no. Però abbiamo il diritto di poter vincere le partite, oggi mi è sembrato di non averlo, questo diritto. Il var Di Paolo e il signor Di Bello mi hanno fatto vergognare di essere in campo…”. Mourinho ha rivendicato soprattutto un calcio di rigore per un’uscita di Meret su Zaniolo nella ripresa: “C’era un cartellino rosso a Zanoli, un rigore non fischiato a Zaniolo e molto di più”. Il portoghese ha infine spiegato il motivo dell’esclusione iniziale di Mkhitaryan: “Gioca sempre, è un ragazzo che non ha mai un infortunio e non è mai squalificato, quindi ho pensato di farlo riposare. Guardate il Leicester (avversario in semifinale in Conference League, ndr), ieri ha cambiato 9 giocatori rispetto alla partita di coppa”.