Dopo che la stessa problematica si era verificata in Belgio, un primo episodio analogo sarebbe accaduto a Ravenna: i Nas hanno avviato le indagini per verificare se effettivamente ci sia una contaminazione, attesi per domani i risultati dei testi
Il tema lo avevamo già affrontato nelle scorse settimane, quando avevamo lanciato l’allarme per dei casi di salmonellosi riscontrati nel Nord Europa su alcuni prodotti Ferrero – nello specifico di Kinder Schoco-Bons – nello stabilimento belga di Arlon. Episodi che avevano portato l’azienda italiana a ritirare dal mercato alcuni lotti e che avevano alzato i livelli di allarme sulla situazione.
Ora il problema è tornato purtroppo d’attualità, perché si sarebbe verificato pure in Italia: un primo caso sospetto ha coinvolto infatti un bambino di 12 anni di Ravenna, finito in ospedale a seguito della consumazione di un ovetto di cioccolato della Kinder.
Febbre, diarrea e mal di pancia, questi i sintomi riscontrati dal piccolo, a cui i medici hanno diagnosticato proprio la salmonella (fortunatamente senza conseguenze gravi, visto che è stato subito rimandato a casa dopo un ciclo di antibiotico). I Nas di Bologna hanno provveduto ad avviare i controlli sanitari dopo la denuncia da parte dei genitori, con lo scopo di verificare se effettivamente la cioccolata fosse contaminata: della confezione incriminata erano stati mangiati due ovetti su tre (uno dal bambino in questione e l’altro dalla sorellina, che ha ravvisato gli stessi sintomi ma non ha necessitato di ricovero ospedaliero), quello rimanente è stato sequestrato. Entro domani sono attesi i risultati dei test, che stabiliranno se si tratterà effettivamente del primo caso di salmonella in Italia dovuto a una merendina Ferrero, oppure se si rivelerà semplicemente un falso allarme. Soprattutto durante il periodo pasquale, in ogni caso, si tratta di una problematica che alza particolarmente il livello di emergenza.