Momenti di tensione nel paese della canzone italiana dove un padre ha vivacemente protestato per i colori dei movimenti Lgbt
Momenti di tensione a Sanremo. Di solito è il luogo dove una volta l’anno e per una settimana intera, cantanti e personaggi gossip di ogni genere si danno appuntamento per la celebrare la canzone italiana, ma adesso la città è venuta alla ribalta per una storia tutta italiana e soprattutto di questi tempi. Pretese omofone sono state denunciate dalla sezione Arcigay di Villa Peppina, a Sanremo, dopo che un residente ha insistito sulla necessità di non esporre la bandiera del movimento pretendendo la rimozione di quella appesa fuori dalla finestra, perché visibile anche da parte di bambini e bambine che giocano nel parco della villa.
“La bandiera, che riporta i sei colori del movimento lgbt+ e il nome dell’associazione nazionale Arcigay – afferma il presidente di Arcigay Imperia, Gianfranco Testa – non presenta alcun dettaglio che non possa essere pubblicamente visto da chiunque. La stessa bandiera ha sfilato per le vie di tutta Sanremo proprio sabato 9 aprile per il Sanremo Pride, accompagnando le istituzioni sanremesi e le tante persone giunte per l’evento. Spiace enormemente subire un atto omofobico come questo, proprio a una settimana di distanza dalla bellissima parata del Sanremo Pride. Proprio quella occasione ha permesso in questa stessa città di far vedere quanto inclusive, colorate, libere e promotrici del rispetto di tutti e tutte siano le nostre rivendicazioni