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Inter, la finale di Coppa è tua (3-0): Lautaro eroe del derby, doppietta e record

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Francesco P

Lautaro segna, Handanovic è un muro e Perisic come sempre fra i migliori: l’Inter va in finale trascinata da un Toro da record e da Gosens. Per il Milan rabbia e rimpianti, soprattutto per un gol annullato a Bennacer.

Il derby va all’Inter e San Siro si inchina a Lautaro Martinez. Il Toro è l’eroe della semifinale di Coppa Italia. Doppietta spettacolare, al volo e con cucchiaio, e tifosi in delirio in uno stadio pieno. L’Inter ha meritato il passaggio del turno, blindato poi da Gosens.

Gioia incontenibile per Lautaro Martinez, trascinato dell’Inter contro il Milan (LaPresse)

Nel primo tempo la squadra di Inzaghi ha chiuso i varchi e Handanovic ha sbrogliato le situazioni più delicate, nella ripresa si è difesa da grande squadra sul forcing del Milan ed è stata aiutata anche dal Var in una occasione che scatenerà polemiche. A Pioli resta l’amaro in bocca. La sua squadra ha creato pericoli e giocato una buona gara, ma gli è mancato un Lautaro, e se lo gode l’Inter, con tanto di record. La cronaca: San Siro pieno in ordine di posto e qualche sorpresa. Pioli dà spazio a Saelemaekers al posto di Messias mentre Inzaghi lascia in panchina Dzeko e Dumfries per Correa e Darmian.

La scelta è premiata al minuto numero 4. L’esterno prende palla e mette in mezzo per Lautaro che si stacca da Tomori e al volo trova l’angolo alto. Esplode il pubblico di San Siro per una rete pazzesca del Toro, in gran forma dopo un periodo di difficoltà. Il Milan prova a ragionare e il copione è chiaro. L’Inter fa la partita, cerca con verticalizzazioni rapide di innescare punte ed esterni e chiude i varchi con ordine. Il Milan riparte, cresce e al 28′ sfiora il pari. Leao va all’uno contro uno in area, salta un uomo e calcia forte ma la sfera termina sul ginocchio di Handanovic. Il primo tempo è nervoso. Al 30′ manca un cartellino a Perisic dopo un intervento pericoloso su Theo, e dalla punizione il francese pesca Saelemaekers, che da fuori area trova un grande Handanovic.

Il Milan cresce, ma l’Inter di rimessa è velenosa. Da un break di Tonali però nasce l’occasione più ghiotta per i rossoneri. Il centrocampista serve Leao e va a chiudere il triangolo allargando il piatto. La sfera però carambola su Giroud con Handanovic battuto e i nerazzurri si salvano. Ancora brividi per l’Inter al 40′. Perisic salva sulla linea di porta anticipando Kessié e sul capovolgimento di fronte Lautaro blinda il risultato. Palla di Correa fantastica sul taglio del Toro e cucchiaio d’esterno che batte Maignan.

Lautaro segna, Handanovic è un muro, Gosens la blinda: l’Inter è la prima finalista ma quante polemiche per il Var

Lautaro Martinez scavalca Maignan per il 2-0 (LaPresse)

Due perle di Lautaro chiudono il primo tempo, e nella ripresa ci si attende la reazione di un Milan comunque molto pericoloso. Pioli getta subito nella mischia Brahim Diaz e Messias per Saelemaekers e Tonali. Il Milan va a caccia del gol per dimezzare lo svantaggio e rientrare in corsa. Sale la pressione rossonera e l’Inter si affida al contropiede. Al 65′ su un corner la palla termina sui piedi di Bennacer. Esterno violento e Handanovic battuto. Può iniziare un’altra partita, ma si va al Var.

Kalulu in fuorigioco non tocca la palla ma la sua posizione è ritenuta influente nel disturbare la visuale di Handanovic. Rete annullata. Al 70′ Lautaro esce e si gode la standing ovation. Il match si chiude però all’82’. Brozovic recupera un pallone e pesca Gosens, appena entrato. La deviazione vale il 3-0 e i nerazzurri sono in finale.

Termina quindi con la vittoria dell’Inter, in grado di trovare subito due reti blindando poi la difesa da squadra matura. L’eroe è Lautaro, ancora in gol in un derby con un record speciale. E’ la terza volta che il Toro segna o fornisce assist nei primi 5 minuti  contro il Milan. Questa volta però il suo exploit e il tris di Gosens valgono la finale di Coppa. Contro la Fiorentina o in un altro suggestivo scontro con la Juventus per tentare di portare a casa due trofei oltre alla Supercoppa. Per il Milan invece solo l’amaro in bocca e testa al campionato per evitare che il ko possa condizionare la lotta scudetto. Inzaghi intanto festeggia con merito. La sua squadra nel momento più caldo della stagione è in grande forma, e i meriti del tecnico sono evidenti.

 

 

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