Governo, Renzi: “Draghi reggerà fino al 2023, ma sulla giustizia…”

Lunga intervista per Matteo Renzi ai microfoni del ‘Corriere della Sera’. Sono diversi gli argomenti affrontati dall’ex premier.

Lunga intervista al Corriere della Sera per Matteo Renzi. L’ex premier ai microfoni del quotidiano italiano ha voluto rassicurare il premier Draghi: “Lui in questa fase è il valore aggiunto del nostro Paese. Tutti ormai riconoscono che abbiamo fatto bene a mandare a casa il premier Conte e sono certo che questa maggioranza reggerà fino al 2023“.

Matteo Renzi
Matteo Renzi rassicura Draghi ma conferma la sua posizione sulla giustizia © Ansa

Parole che rischiano di non trasformarsi in fatti almeno per quanto riguarda la riforma della Giustizia: “Noi pensiamo che sia inutile. E dunque siamo pronti ad astenerci. Non vedo drammi, ma solo serietà da parte di Italia Viva. Se ci fosse stata la fiducia, avremmo votato a favore. Senza ci asteniamo perché con questa riforma il potere delle correnti resta tale e quale“.

Renzi e la guerra in Ucraina

Matteo Renzi
Matteo Renzi sulla guerra in Ucraina © Ansa

In questa lunga intervista Renzi è ritornato ad attaccare anche Vladimir Putin: “E’ lui il vero responsabile della guerra. Chi lo giustifica sbaglia, ma non possiamo paragonarlo a Hitler visto che non è un animale pazzo come affermano alcuni politici italiani. Le esagerazioni verbali vanno bene al mercato, non alla politica estera. Bisogna trovare una soluzione e l’unica vittoria in questo omento è la pace“.

E l’ex premier ha lanciato anche un’idea per affrontare al meglio l’emergenza profughi: “La situazione è sicuramente molto seria. Molte donne ucraine sono laureate, ma pronte a fare lavori umili pur di guadagnare qualcosa. Abbiamo davanti a noi, però, un problema molto complesso e questo impone la necessità di un commissario per l’emergenza con pieni poteri anche perché l’ondata non si è ancora conclusa. Serve quindi una personalità come Figliuolo per i vaccini o Sala per l’Expo. Inoltre, abbiamo bisogno di una struttura che, in accordo con il Viminale, i sindaci e il terzo settore, aiuti queste persone ad inserirsi nel nostro Paese. Ne parliamo con alcuni sindaci su Radio Leopolda, ma il commissario speciale sere subito. I numeri che stiamo registrando fanno impressione“.

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