La società di eventi Kosmos è indagata per aver portato la finale di Supercoppa di Spagna in Arabia Saudita dietro commissione milionaria
La notizia svelata da El Confidencial ha messo sottosopra il calcio spagnolo e, se fosse confermata, la bufera potrebbe travolgere più persone. La Kosmos, una società di eventi sportivi presieduta dal difensore del Barcellona Gerard Piquè, sembrerebbe aver negoziato una commissione di 24 milioni di euro con la Federcalcio Spagnola per portare la finale di Supercoppa di Spagna in Arabia Saudita.
Secondo il giornale spagnolo venuto in possesso di documenti privati, la Federcalcio spagnola riceverebbe ben 40 milioni di euro l’anno per portare la finale di Supercoppa di Spagna nei prossimi sei anni in Arabia Saudita, per un totale quindi di 240 milioni, mentre la Kosmos di Piquè ne otterrebbe 4 all’anno. Secondo quanto riportato dalla testata spagnola, il giocatore del Barcellona avrebbe avuto un trattamento di favore da parte della stessa federazione dopo essere stato determinante per l’esito della trattativa con gli Arabi.
La smentita di Piquè
“Non me ne pento, penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro. Credo che non sia stato fatto nulla di male, giuridicamente o moralmente. I tifosi sono in tutto il mondo. Ed è bello che tutti possano vivere il calcio dal vivo. Ci sono club globali. Portare il calcio ovunque aiuta ad avere più tifosi. Per il resto la Federazione è proprietaria della competizione, la mia opinione conta poco” queste le parole del difensore del Barcellona rilasciate a Marca che ha così continuato: “Potrei passare tutta la vita sdraiato su un divano senza far nulla. In questa società, fare soldi significa avere successo e mi piace avere successo in tutto ciò che faccio. Con questi 40 milioni si paga tanto a chi partecipa, ma anche a tanti club che non partecipano. La Supercoppa Italiana si è già giocata prima in Arabia Saudita e vengono pagati sette milioni per una competizione simile” ha così concluso il difensore.