La Giustizia agita la maggioranza: pronta una pioggia di emendamenti

La riforma della Giustizia agita la maggioranza. Pronta una pioggia di emendamenti con il provvedimento che potrebbe slittare ancora.

La riforma della Giustizia (o del Csm) continua ad agitare la maggioranza. L’accordo, come evidenziato da Renzi, non c’è e l’ipotesi più probabile, secondo quanto riferito da La Repubblica, è quella di un rinvio per il via libera definitivo visto anche i diversi emendamenti che saranno presentati dai diversi partiti.

Mario Draghi
Mario Draghi preoccupato per la riforma della Giustizia © Ansa

Voti singoli che porteranno il provvedimento a slittare di qualche giorno. Il premier Draghi, nonostante il sì di Italia Viva, ha deciso non porre la fiducia alla riforma e, di conseguenza, i lavori saranno più lunghi del previsto. La speranza è quella di riuscire a superare a pieni voti questo esame in Aula, ma la strada è in salita e difficilmente si arriverà ad un appoggio completo di tutta la maggioranza ai provvedimenti viste le differenze che ci sono all’interno del provvedimento.

La riforma della Giustizia divide la maggioranza

Renzi Giustizia
Renzi pronto a non votare la riforma della Giustizia © Ansa

E’ una maggioranza sempre più divisa sulla riforma della Giustizia. Italia Viva attraverso il leader Matteo Renzi ha annunciato l’astensione al provvedimento visto che il premier Draghi ha deciso di non porre fiducia al decreto. Una linea che potrebbe essere seguita anche da altri partiti e, per questo motivo, ci aspettiamo una maggioranza completamente divisa sul provvedimento.

Da precisare che, come scritto da La Repubblica, anche i 5 Stelle dovrebbero presentare un emendamento contro l’unico passaggio da pm a giudice (e viceversa) nell’arco dei primi dieci anni. L’obiettivo è quello di ritornare ai quattro previsti oggi e dalla riforma dell’ex ministro Bonafede.

Insomma, si tratta di un vero e proprio calvario per la ministra Cartabia e il premier Draghi. Entrambi speravano di poter chiudere la partita in davvero poco tempo, ma la strada è assolutamente in salita e per questo motivo non sarà semplice riuscire a portare a casa un via libera al provvedimento con una maggioranza compatta. Vedremo se alla fine qualcuno farà un passo indietro oppure saranno confermate le posizioni ribadite in questi giorni.

Gestione cookie