E’ giallo sulla morte di Vladislav Avayev, ex funzionario del Cremlino trovato senza vita nel suo appartamento a Mosca. Aperta un’indagine.
E’ stata aperta un’indagine per chiarire meglio la dinamica della morte di Vadislav Avayev, ex funzionario del Cremlino e vicepresidente della Gazprombank. Il manager, come riportato da La Repubblica, è stato rinvenuto senza vita nel suo appartamento di Mosca insieme alla moglie e alla figlia più piccola.
A lanciare l’allarme è stata la figlia più grande. La prima ipotesi avanzata dagli inquirenti sembra essere quella di un omicidio-suicidio dal movente passionale. Ma si preferisce non escludere la pista professionale visto il suo incarico di dirigente presso la Gazprmbank, banca privata che ha avuto un ruolo importante nella questione gas-per-rubli di Putin.
Le indagini sono in corso e da parte degli inquirenti, almeno fino a questo momento, si mantiene il massimo riserbo. Nelle prossime ore dai rilievi e dagli interrogatori si potrà chiarire meglio quanto accaduto e provare a ricostruire la dinamica di questo che sembra essere a tutti gli effetti un giallo.
Manager morto a Mosca, due le piste al vaglio degli inquirenti
Come detto, sono due le piste al vaglio degli inquirenti. La principale resta quella di omicidio-suicidio dal movente passionale. Dalle prime informazioni, l’uomo, trovato mano una pistola, aveva scoperto la relazione della moglie con l’autista (per qualcuno il bambino che aspettava la donna era di quest’ultimo) e da qui la decisione di compiere questo gesto.
Ma gli inquirenti preferiscono non escludere neanche l’ipotesi lavorativa. Avayev, infatti, ha ricoperto incarichi importanti sia al Cremlino che alla Gazprombank, la banca che ha aiutato Putin nella decisione di vendere il gas in rubli. Non sono chiari i rapporti tra l’istituto e il suo ex vicepresidente e per questo motivo gli investigatori stanno effettuando tutti gli approfondimenti del caso.
I punti da chiarire sono ancora diversi e per questo motivo le autorità locali preferiscono mantenere il massimo riserbo almeno fino a quando non si hanno delle prove certe sull’accaduto.