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Milan, Silvestrin: “Giochiamo in 10. E sulla bacheca del PSG…”

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Arianna Di Pasquale

Il Milan esce dalla Coppa Italia con rammarico per quanto visto in campo, ma c’è ancora un campionato che può dire tanto per la squadra di Pioli. In vista del prossimo turno di Serie A il noto attore e conduttore Enrico Silvestrin commenta il cammino dei rossoneri: “Squadra stanca e senza attacco, ma…”

Il Milan è fuori dalla Coppa Italia ma è primo in classifica e pronto a lottare per il titolo insieme all’Inter, attualmente a due punti di distanza con una gara da recuperare. Per parlare del derby di ieri e del testa a testa delle milanesi in campionato è intervenuto in esclusiva a Notizie.com il celebre attore e conduttore radio e tv Enrico Silvestrin, di nota fede rossonera: “In questo momento il Milan dimostra scarsa forza offensiva: sono diverse partite che persiste un problema che non può essere risolto da un ultra quarantenne come Ibra. Ieri abbiamo visto apparire per la prima volta Lazetic, comprato poi nascosto e mai più considerato“.

Enrico Silvestrin (Ansa)

La gara di Coppa: “E’ stata sfortunata. Partita negativa di Tomori che è sempre costante nel rendimento ma ieri ha sbagliato tutto su Lautaro. Il primo gol, arrivato così presto, ha complicato tutto, poi nel momento migliore del Milan, con 5 tiri nostri, abbiamo preso la rete in contropiede. La possibilità di riaprire la partita al 65′ c’è stata: avremmo avuto tutto il secondo tempo per segnare ancora, ma si sono inventati l’ennesima chiamata a nostro sfavore, diciamo ‘sfortunata’ ma per me errata. E’ stata una valutazione folle, infatti l’Inter protestava per un altro episodio, ossia il presunto tocco di mano di Tomori ma, appurato che non c’è stato, non hanno puntualizzato altro: la visuale di Handanovic non era intralciata“.

La prestazione dei rossoneri però non è mancata:Abbiamo fatto di tutto per segnare, Kessie in primis. Ci sono dei demeriti, ma anche i meriti di Handanovic. Il pallino del gioco lo aveva il Milan e loro erano arroccati dietro a cercare le ripartenze: non siamo stati schiacciati però gli episodi hanno condizionato la sfida. Il terzo gol è arrivato quando ormai la partita era finita. Dopo la rete annullata non c’è più stata una vera e propria reazione“. Ora però una stagione da concludere bene:Il Milan è una squadra stanca e senza attacco. Non c’è un gioco che favorisce Giroud: sulle fasce non si gioca per crossare ma per le incursioni esterne. Giochiamo prevalentemente sull’asse Theo-Leao e non mettiamo palla in mezzo: con Giroud sembra di giocare in 10, non per colpa sua ma non gli arrivano palloni, il Milan non calcia lungo per cercare la spizzata”. E lo scudetto però può arrivare, al netto delle difficoltà offensive: “Siamo ancora primi, bisogna ritrovare il gol. Domenica c’è la Lazio ed ha una difesa diversa rispetto al Genoa, squadra con cui abbiamo fatto comunque fatica. Ci sono ancora trasferte delicate e gare impegnative, però nessuna delle prime della classe stravince“.

Enrico Silvestrin (Ansa)

L’Inter sembra aver ritrovato smalto per questa volta finale: “Ieri non ho visto il loro strapotere, hanno giocato di rimessa. Ovvio è che hanno giocatori come Lautaro che possono risolvere le partite: noi in panchina abbiamo Messias, loro Sanchez“. Sono due anni che il Milan tiene fino a primavera: “Spero non cedano ancora, serve una gestione diversa degli infortuni arrivati a questo punto della stagione: mi auguro che la nuova società porti preparatori atletici diversi“. Pioli, secondo il conduttore, sta facendo le ‘nozze con i fichi secchi’ ma ora non serve pensare al mercato: “Come dice Maldini, parlare di cambi societari non aiuta così come non aiuta avere giocatori che hanno firmato per il Barcellona: Kessie ora se deve scegliere se mettere la gamba o meno, evita di farlo“.

Il calciomercato estivo comunque servirà ai rossoneri:Siamo primi senza un vero trequartista, Diaz è adattato. I 3 dietro alla punta non segnano: nessuno è in doppia cifra, Leao ha siglato 9 reti, Saelemaekers non segna mai e Messias non è costante; questo è un bagaglio molto povero“. Tutto questo condito dall’assenza di Ibrahimovic: “Ha giocato meno del 40% delle gare, è un tipo di giocatore che non avendo più dinamismo serve a poco. Fanno il nome di Berardi per la prossima stagione, ma la porta la vede poco: serviranno un trequartista ed una prima punta da 15-20 gol a stagione. La squadra ha dei limiti perché il mercato non è mai stato ricco, ma virtuoso: abbiamo lo scudetto dei conti in ordine. Questo probabilmente è stato voluto anche per agevolare la vendita: in A servono gli arabi, abbiamo visto che gli americani non vanno bene. Il Milan è il primo caso di società con gestione araba, è sicuramente un club che fa gola visto che è il secondo più titolato al mondo: in confronto la bacheca del PSG è di un metro quadro“, scherza Silvestrin.

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Arianna Di Pasquale