Napoli, sta facendo molto rumore la denuncia del tifoso youtuber giapponese tifosissimo della squadra partenopea. Una disavventura che, però, si è risolta nel migliore dei modi: ma cosa è successo di preciso?
Una giornata che difficilmente potrà mai dimenticare. Stiamo parlando di uno youtuber giapponese che, nel corso della giornata di lunedì, si è recato allo stadio ‘Diego Armando Maradona’ per seguire la partita della sua squadra del cuore: il Napoli. Già, perché Hikaru Kumakura, in arte DiCoprio, segue la squadra di Spalletti dal suo Paese e non tifa altri team se non quello partenopeo. Purtroppo la sua presenza nell’impianto sportivo non ha portato molta fortuna alla squadra che ha pareggiato contro la Roma e dice “addio” ai sogni di un possibile scudetto.
Quella che adesso vi raccontiamo, però, è una disavventura che vede come protagonista lo stesso Dicoprio. Ha assistito al match direttamente dalla Curva B. Voleva portare dentro la sua telecamera, ma per motivi di sicurezza gli steward dello stadio gli hanno impedito di entrare con l’oggetto. In poche parole gli avrebbero restituito l’oggetto dopo la fine della gara. Credendo loro sulla parola dopo il termine dell’incontro si è recato dagli steward per riavere indietro la sua telecamera, ma di essa nessuna traccia. Sparita nel nulla.
Ed è per questo motivo che il giapponese, direttamente sui suoi profili social, ha raccontato di essere stato derubato. Non è finita qui visto che nel video ha riportato anche i numeri delle pettorine che indossavano gli stessi lavoratori presenti all’interno dello stadio.
A distanza di qualche ora, però, arriva il comunicato ufficiale da parte della stessa società partenopea sul proprio sito ufficiale dove annunciano il ritrovamento dell’oggetto. Merito della Questura di Napoli che si è subito mossa e, attraverso varia indagini, è riuscita a ritrovare la telecamera e restituirla al legittimo proprietario. “Mentre scriviamo, Mr DiCoprio si sta recando presso il Commissariato di Fuorigrotta per tornare in possesso della sua telecamera” questo il loro messaggio conclusivo.