Nuovo ricovero all’ospedale ‘Albert Einstein’ di San Paolo per Pelè. Ad annunciare l’arrivo del campione brasiliano al nosocomio è stata l’emittente statunitense ESPN. Ecco come sta ‘O Rey’.
Nuovo ricovero per Pelè. O Rey, secondo quanto riferito dall’emittente statunitense ESPN, è stato trasportato all’ospedale Albert Einstein di San Paolo per alcuni controlli medici e le sue condizioni, al momento, non sembrano destare particolare preoccupazione.
Attualmente l’ex giocatore non si trova in terapia intensiva e il suo quadro clinico continua ad essere monitorato costantemente dai medici e, come detto in precedenza, la situazione è sotto controllo nonostante questo ricovero non era in programma visto che in calendario non c’era nessuna seduta di chemioterapia. Non sono previsti, come successo in passato, bollettini medici sulle condizioni dell’ex giocatore brasiliano.
Nonostante il massimo riserbo da parte del nosocomio di San Paolo, la famiglia di Pelè ha voluto immediatamente rassicurare i fan sulle condizioni di Pelè. Già nei prossimi giorni ci potrebbe essere il ritorno a casa per continuare il lungo programma di recupero dopo l’operazione per un tumore al colon.
Non sono stati mesi facili per Pelè. Dopo l’operazione di settembre per togliere il tumore al colon, l’ex calciatore brasiliano è stato ricoverato altre volte in ospedale per effettuare dei controlli medici oltre che sottoporsi alle consuete sessioni di chemioterapia.
In questo caso il ricovero non era previsto. I medici, però, hanno consigliato alla famiglia un periodo da trascorrere al nosocomio per effettuare alcuni accertamenti medici. Le sue condizioni, però, non destano particolari preoccupazioni e sono costantemente monitorate dal personale sanitario del nosocomio brasiliano.
Nei prossimi giorni O Rey potrebbe nuovamente tornare a casa per continuare il percorso di cure iniziato ormai da diversi mesi. Il quadro clinico generale, come detto in precedenza, è buono e questo lascia ben sperare i tifosi su un suo pieno recupero nel giro di poco tempo per poterlo riabbracciare dopo mesi non assolutamente facili.