Ucraina, Orsini: “Mi scrivono da Mariupol, ecco il loro appello”

Ucraina, il docente Alessandro Orsini è intervenuto in collegamento nel programma ‘Cartabianca’ su Rai 3 nella serata di ieri. Il professore ha raccontato che sta ricevendo messaggi da famiglie che vivono a Mariupol e sono terrorizzate

Alessandro Orsini a 'Cartabianca': "I fatti mi stanno dando ragione"
Alessandro Orsini (screenshot video YouTube)

Nel corso dell’ultima puntata del programma “Cartabianca“, condotto dalla giornalista Bianca Berlinguer, è intervenuto in collegamento anche il professore Alessandro Orsini. Il direttore e fondatore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS si è soffermato a parlare di quello che si sta verificando in Ucraina dove molti civili sono disperati, visto che la situazione non è affatto delle migliori.

Soprattutto a Mariupol dove i russi continuano ad attaccare e bombardare edifici. Alcune famiglie di quella città, infatti, sono entrati in contatto con l’esperto in Sociologia del terrorismo e gli hanno voluto lanciare un appello, affinché lui lo possa dire apertamente in televisione.

Mi scrivono tutti i giorni e mi dicono che noi italiani siamo dei pazzi a consegnare le armi. Stiamo parlando di donne con i bambini morti che non hanno più voce. La propaganda della Nato ci fa credere che tutte queste persone vogliano la guerra, quando non è così“.

Orsini: “Se la Russia è in difficoltà, Ucraina sta messa peggio” – VIDEO

Per quanto riguarda il conflitto che si sta verificando nel paese orientale Orsini ha voluto precisare che se la Russia si trova in difficoltà, coloro che stanno subendo i loro attacchi lo sono molto di più. Ha riferito che nel caso in cui i russi dovessero trovarsi in condizioni disperate farebbero ricorso ad armi decisamente devastanti per poter vincere la guerra. “Lo dice il capo della Cia, non io“.

In conclusione ha precisato che tutte le sue previsioni, purtroppo, si stanno verificando. Una dopo l’altra. “La Russia continuerà a sventrare l’Ucraina. Capisco la retorica della resistenza del popolo, ma fino ad un certo punto. Ok il coraggio dei combattenti, sono un loro ammiratore, ma Putin sta devastando il paese: come si fa ad essere così ciechi?

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